Si chiamava Elia Putzolu, aveva 28 anni ed era di origine sarda: queste le poche notizie confermate dalla Farnesina sulla morte di un giovane foreign fighter rimasto ucciso nel Donetsk.

Putzolu era arruolato con le milizie a sostegno della Russia.

Si tratta del terzo combattente volontario italiano morto nel conflitto russo-ucraino. In precedenza erano rimasti uccisi Edy Ongaro, schierato sempre con i russi, e Benjamin Giorgio Galli, arruolato invece con gli ucraini.

“Questa è mia figlia, pestata da due ragazze ieri zona lido/cavalluccio marino. Dopo il pestaggio calci e pugni e dopo averle sbattuto ripetutamente la testa in un cancello e presa per un braccio e fatta strisciare a terra sono scappate”.

Inizia così il post su Facebook di una mamma che denuncia il pestaggio subito ieri dalla figlia di 16 anni.

La donna ha pubblicato le foto delle ferite causate dall’aggressione: tagli a mani, gambe e braccia, lividi sul volto e altro. “La denuncia è alle porte” scrive la madre della ragazzina aggredita, promettendo conseguenze legali per le due coetanee che hanno pestato la figlia.

I Carabinieri hanno raccolto la testimonianza della giovane e sono ora sulle tracce delle responsabili. Si tratterebbe di due ragazzine che avrebbero aggredito la vittima per un ragazzo conteso.