Due grandi aziende sarde tra le premiate in occasione della quinta edizione del “Best Managed Companies” Award.

Un riconoscimento importante, che Deloitte Private ha voluto consegnare alle eccellenze dell’imprenditoria italiana durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta il 4 ottobre a Palazzo Mezzanotte a Milano.

A entrare nel firmamento d’eccellenza imprenditoriale italiana e a rappresentare nel migliore dei modi l’Isola, sono state Logistica Mediterranea (leader nella logistica e trasporti da oltre 50 anni) e F.lli Ibba (azienda della GDO alimentare che vince il premio per il quinto anno consecutivo).

Strategia, competenze, innovazione, impegno, cultura aziendale, filiera, internazionalizzazione: questi gli indicatori che hanno portato le due eccellenze sarde a questo importantissimo traguardo.

«Il premio Deloitte ci riempie di orgoglio e ci sprona a crescere e migliorare ancora – commenta Nicola Fabbri, presidente e amministratore delegato di Logistica Mediterranea – Mentre stavo seduto ad aspettare la premiazione a Milano riflettevo su quanta strada abbiamo fatto in questi ultimi anni, su quanto il passaggio generazionale sia stato efficace e abbia coinciso con l’innovazione e la ri-organizzazione efficace del sistema Tirso».

In questi ultimi anni, infatti, per Fabbri la parola d’ordine è stata “diversificare”. Grazie a questo suo nuovo approccio strategico, l’azienda conta oggi, infatti, sei divisioni e negli ultimi quattro anni è riuscita a raddoppiare il volume di affari, registrando nel 2021 ben 40 milioni di fatturato e impiegando quasi 500 persone.

«L’obiettivo – prosegue Fabbri – è quello di continuare a investire sulle persone, far crescere il nostro modello di business in Sardegna ed esportarlo poi nel resto del territorio nazionale ed europeo. Questo rinomato premio ci immette poi sulla strada della finanza alternativa, uno strumento che certamente ci farà crescere ancora e anche a velocità più sostenute. E siamo solo all’inizio. Il prossimo passaggio sarà l’ ingegnerizzazione dei processi. Insieme al premio, c’è stato infatti anche un inserimento all’interno di un programma di crescita in cui noi imprese saremo affiancate dagli esperti di Deloitte Private in un percorso mirato alla crescita economica e strategica. Non ci si ferma mai».

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.