Un equivoco che ha generato grande spavento e ansia per due donne della zona di Terralba quello andato in scena nei giorni scorsi.

A raccontare la vicenda è il quotidiano L’Unione Sarda.

Una signora, terminata la spesa, ha lasciato l’auto aperta per andare a restituire il carrello. Poi è salita in macchina ed è partita. Dopo poche centinaia di metri ha sentito un bimbo piangere, si è voltata e ha scoperto che effettivamente c’era un pargolo sconosciuto in forte stato di agitazione per il fatto di trovarsi nell’auto di una persona non nota.

Il quo pro quo è stato poi spiegato: la mamma del bimbo stava eseguendo più o meno la stessa operazione dell’altra donna. Ha fatto sedere il piccolo per andare a recuperare il carrello della spesa con le buste. Peccato che l’auto in cui aveva posizionato il piccolo – una vettura dello stesso colore parcheggiata accanto alla sua – non era quella di sua proprietà, ma della signora ignara.

La donna, con il bimbo sconosciuto a bordo, è rientrata nel parcheggio e ha trovato la mamma in lacrime. Chiarito l’equivoco tutto è tornato alla normalità.

I Carabinieri di Villasor, con il supporto dei colleghi di Serramanna, Villamar e Samatzai, hanno tratto in arresto un 27enne di origine marocchina, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.

L’intervento dei militari è seguito all’ennesimo episodio di minacce e vessazioni che il giovane avrebbe rivolto ai propri genitori, nel tentativo di ottenere denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Giunti presso l’abitazione di famiglia, i Carabinieri hanno constatato la gravità della situazione e, dopo aver riportato la calma, hanno proceduto all’arresto del 27enne.

Ricostruita la vicenda, l’uomo è stato condotto al carcere di Uta.