La radice si chiama OSM, Open Source Management. Da oltre 25 anni aiuta le aziende a crescere grazie ad un piano personalizzato ed una consulenza a 360 gradi. Risultato: il 91% delle aziende che si rivolgono a OSM vedono crescere, di mese in mese le statistiche principali della gestione d’impresa : fatturato, utili e liquidità.

I fondatori di Mab & co, Andrea Podda e Giada Melis sono partner e soci OSM, e operano attraverso la Mind Business School, conosciuta anche come MBS, la prima scuola per imprenditori dove la formazione si misura in risultati aziendali concreti.

La MBS nasce nel 2008 da Paolo Ruggeri e Andrea Condello, insieme a Michaela Gariboldi, i quali impacchettano tutto il sapere e la conoscenza manageriale acquisita dalle loro esperienze in manuali di studio della scuola. Accedendo alla MBS, l’imprenditore ha modo di strutturare un percorso “tagliato su misura” e di approfondire una serie di tematiche di management.

I risultati ottenuti dai clienti sono il biglietto da visita della School: gestione ottimale dei collaboratori, miglioramento nel controllo numerico dell’azienda, una forte crescita dell’automotivazione, carica positiva, un team che diventa sempre più autonomo. Tradotto in numeri ciò si riflette in incrementi di fatturato a due cifre nel 91% dei casi.

La MBS è, quindi, una scuola d’impresa ideata per tutti i titolari d’azienda, gli imprenditori e i professionisti che vogliano distinguersi sul mercato. Toccando tutte le tematiche d’impresa e di crescita personale, i corsi di MBS si estendono a tutti i manager ed i collaboratori implicati nello sviluppo dei processi aziendali. Sono molti, infatti, gli imprenditori che decidono, dopo aver frequentato l’MBS e verificato direttamente la genuinità della formazione, di portare il proprio staff in aula, affinché tutti i collaboratori, acquisendo nuove competenze e rafforzando le proprie skills, possano dare un contributo sempre più importante allo sviluppo dell’impresa.

«Una continua crescita che è parallela all’aggiornamento costante dei formatori, impegnati a perfezionare e adattare ai tempi e ai modi tutti i corsi interni. È così che negli anni abbiamo messo a punto strategie per ottenere risultati crescenti con le aziende clienti, sia nella gestione delle piccole che delle medie imprese, curando la comunicazione, il marketing, la gestione del personale, le vendite, la crescita personale e professionale. Nell’insieme i corsi sono la conoscenza di cui una moderna azienda non può fare a meno per il proprio business nello scenario in continuo cambiamento. Le aziende che studiano da noi sono le prime sostenitrici della scuola, perché dalla crescita comune non può che derivare il decollo dell’intera economia» spiega Marco Locci, Vice Direttore Tecnico MAB & Co. ed Executive Manager.

Sono proprio loro, le pesche sarde, meravigliose da mordere e gustare ma anche soddisfacenti alla vista, con quelle sfumature di rosa dato dall’alchermes, la diversa consistenza dei granelli di zucchero e la voluttuosità della crema pasticcera. Oggi vi proponiamo la ricetta a cura di Debora Addari, sue anche le foto.

Ingredienti: 300 gr di farina, 200 di manitoba, 70 di zucchero, 2 uova, 20 gr di lievito di birra (se si procede con lievitazione lenta dalla sera prima, solo 10 gr), 60 gr di burro o margarina, 75 ml di acqua, 100 ml di latte, un pizzico di sale.

Procedimento: nella ciotola della planetaria munita di gancio metti le farine, il lievito di birra disidratato e lo zucchero. In una brocchetta metti il latte, l’acqua, l’uovo e il tuorlo, la vaniglia e la scorza di limone grattugiata e sbatti tutto con i rebbi di una forchetta, poi unisci il sale e scioglilo mescolando con un cucchiaio.

Aziona la planetaria e versa il composto nella brocchetta a filo, fino a fare incordare l’impasto (ovvero fino a farlo attorcigliare attorno al gancio). Unisci ora il burro 2-3 fiocchetti alla volta, aspettando che venga assorbito completamente prima di aggiungerne altro, fino a esaurirlo.

Ottenuto un impasto lavorabile, trasferiscilo sul piano di lavoro, dagli la forma di una pallina e mettilo in una ciotola imburrata, coperta con pellicola, a lievitare in forno spento per un’ora. Trascorso il tempo indicato, prendi l’impasto e dividilo in 18 pezzetti da circa 50 g l’uno. Forma altrettante palline, disponile su una leccarda foderata con carta forno e mettile a lievitare in forno spento per altre due ore.

Per la crema pasticcera: in una ciotola metti i tuorli con lo zucchero e l’amido; mischiali con una frusta per ottenere una crema liscia e priva di grumi. In un pentolino versa il latte, la panna e la scorza di limone grattugiata e, quando sfioreranno il bollore, versali nella ciotola con i tuorli e mescola tutto. Riporta il composto nel pentolino, accendi il fornello a fuoco dolce e attendi che la crema pasticcera si addensi, mescolando continuamente.

Quindi versala crema in una pirofila e coprila a contatto con la pellicola per non fare formare la crosticina, quindi lasciala raffreddare completamente. Una volta fredda mettila in una sac à poche e tieni da parte in frigorifero.

Cottura: trascorso il tempo della seconda lievitazione inforna le palline in forno statico preriscaldato a 170° e lasciale cuocere per 15 minuti. Durante la cottura assumeranno la classica forma a semisfera.
A questo punto estraile dal forno e lasciale raffreddare completamente. Una volta fredde, farcisci le semisfere, infilando la bocchetta della sac à poche direttamente nella parte piatta e spremendo circa 30 g di crema pasticcera. Quindi fai scaldare leggermente l’alchermes in un pentolino e immergivi rapidamente una a una le mezze pesche. Falle scolare e passale nello zucchero. Infine uniscile due a due, utilizzando un altro po’ di crema pasticcera (circa 40 g) per tenerle insieme.