Volete trascorrere una perfetta giornata a Cagliari? La mattina impossibile non fare tappa al Poetto, la magnifica spiaggia dei cagliaritani: circa 8 chilometri di arenile incorniciati dalla sagoma unica della Sella del Diavolo. Pranzo in uno dei tanti chioschi presenti sul lungomare e via, pronti per una serata di shopping e cultura per le vie del centro storico cittadino.

La spiaggia del Poetto e la Sella del Diavolo

Al calar della sera, quando il tramonto riempie d’oro il cielo e ci ricorda che è ora di cena, per sfuggire al traffico della città, c’è un’oasi di relax a pochi chilometri dal centro dove potrete trascorrere una serata gustando le migliori carni dal mondo, pasta fresca fatta in casa, selezionate etichette di distillati e, da pochissimo anche pizze preparate dal pluripremiato pizzaiolo Marco Mulas.

La Vecchia Fattoria nasce a Selargius, paese dei capperi, civraxiu e pane di sapa, quasi 20 anni fa dalla passione della famiglia Contu per i prodotti del territorio, la buona cucina e l’accoglienza. E, oggi più che mai, continua sull’onda di questa tradizione che l’ha resa celebre. Grazie alle competenze acquisite dai proprietari in giro per il mondo, qui ogni pranzo o cena diventa una vera e propria esperienza gastronomica. Non potevano mancare le pizze: alla Vecchia Fattoria arriva Marco Mulas, pizzaiolo dal grande bagaglio di esperienza.

“Vecchia Fattoria”: Crema di Granglona, Brunoise di Pomodorini, Carpaccio di Manzo o Cavallo, Battuta di Rucola

Marco Mulas, forte dei tantissimi riconoscimenti assegnatigli negli anni di carriera, prepara oggi, per i clienti della Vecchia Fattoria, pizze classiche e gourmet con ingredienti di prima scelta. A maggio si classifica al secondo posto dei Campionati Mondiali con la pizza “Cagliari-Palermo andata e ritorno”, un viaggio culinario tra le due isole più belle di tutto il Mediterraneo: Crema di Melanzane, Stracciatella, Pomodorini, Gamberi Rossi (marinati agli agrumi), Guanciale croccante, Rucola cristallizzata.

“Cagliari-Palermo andata e ritorno”: crema di Melanzane, Stracciatella, Pomodorini, Gamberi Rossi (marinati agli agrumi), Guanciale croccante, Rucola cristallizzata

Quattro tipologie di impasto: Classico tipo 1, Multicereali, Integrale e Carbone Vegetale con un minimo di 48h di maturazione e un’idratazione dal 65% al 75% che rende ogni pizza super digeribile e leggerissima. Indecisi tra la Debby (Fior di Latte, Ovinforth, Porcino saltato in padella, Pomodorini e Rucola, Olio piccante e Olio all’Aglio) e Il Fattore (Crema tartufata, Stracciatella, Mortadella, Porcino saltato in padella con aglio e prezzemolo e Granella di Pistacchio), optiamo per la proposta della settimana e assaggiamo “Nel Bosco” (Pomodoro San Marzano, Fior di Latte, Funghi Trifolati, Olive Taggiasche, Salsiccia Fresca), l’incontro perfetto tra le carni selezionate del ristorante e la pizza d’autore.

“Nel Bosco”: Pomodoro San Marzano, Fior di Latte, Funghi Trifolati, Olive Taggiasche, Salsiccia Fresca.

Per i “pizza lover” più affezionati sono disponibili il servizio da asporto e le serate speciali dedicate come il Giro Pizza e Pizza al metro.

Impasto pizza al basilico

I primi sono rigorosamente fatti a mano: tutti gli impasti dei diversi formati di pasta fresca vengono preparati con ingredienti che li rendono unici. Noi, indecisi tra le diverse proposte artigianali, abbiamo deciso di provare i tagliolini con le arselle locali. Scelta azzeccata e consigliata.

Proseguendo coi secondi, impossibile non gustare le carni: alla Vecchia Fattoria si può fare il giro del mondo attraverso la carne e gli esperti grillers in cucina vi delizieranno con tagli pregiati. Assaporare l’Avileña Negra (razza galiziana per antonomasia), la Simmenthal (una delle più antiche razze bovine esistenti al mondo, originaria della Svizzera), il Wagyu Iberico (un incontro tra razze di bovino autoctone della Spagna con il famoso bovino giapponese, Wagyu), la Rubia Gallega (il top delle carni rosse, da bovini rigorosamente allevati allo stato brado, l’Angus (una delle più antiche razze bovine, originaria della Scozia e della regione Angus da cui prende il nome), diventa così un’esperienza di gusto.

Terminata la cena ci spostiamo in una nuova zona del locale, con tavoli riservati. Al fresco della notte e sotto a un cielo stellato, arriva il tagliere da degustazione con formaggi, cioccolati e frutta secca in accompagnamento a distillati selezionati. Rum e whiskey delle migliori etichette per accompagnarci verso la conclusione della nostra serata speciale. Un percorso di sapore e gusto accompagnato dalla passione e l’impegno: una storia alle spalle e un presente nel segno della contemporaneità e internazionalizzazione.

Sempre presenti durante la settimana i menù business lunch, il servizio Pick Up (una navetta che fa da spola tra la Cittadella Universitaria, il Policlinico di Monserrato e il ristorante).

Il reddito energetico suscita grande interesse e molti stanno riflettendo sulla possibilità di installare nella propria abitazione dei pannelli fotovoltaici. Tale misura di sostegno, infatti, nasce proprio per consentire alle famiglie in condizioni di disagio economico di aver accesso a un impianto di questo tipo, per produrre energia in regime di autoconsumo.
Il bonus è regolato dall’apposito Fondo Nazionale Reddito Energetico, che prevede una dotazione complessiva di 200 milioni di euro per il biennio 2024-2025, da suddividere secondo specifici criteri nelle diverse regioni d’Italia. Non entriamo qui nel merito delle modalità di accesso, ma preferiamo concentrarci proprio sui pannelli fotovoltaici, sulla loro implementazione e sull’installazione. Per saperne di più, vi consigliamo di consultare alla guida completa di Plenitude sul reddito energetico 2024, che risponde a tutti i quesiti e accompagna passo dopo passo chiunque sia interessato.

Come si installano i pannelli fotovoltaici?

Quando si sceglie di installare un impianto fotovoltaico, è fondamentale valutare le caratteristiche e il dimensionamento, mirati a soddisfare al meglio il fabbisogno energetico, rapportato alle abitudini di consumo. Far coincidere il picco dei consumi con quello di produzione è il modo migliore per massimizzare l’autoconsumo, quindi il risparmio. Vi ricordiamo che, per ottenere il contributo del reddito energetico 2024, l’impianto non deve avere una potenza nominale non inferiore a 2 kW e non superiore ai 6 kW. Stabilite caratteristiche e dimensionamento, si passa alle fasi operative, con una ricognizione del tetto. In generale, non sono richieste particolari opere murarie: è fondamentale, però, che il tetto sia solido e non presenti segni di cedimento, sia all’esterno che all’interno. Il migliore orientamento è a sud, si sconsiglia a nord. Parlando in termini di ingombro, un impianto di taglia domestica, con 3 kW di potenza nominale, necessita al massimo di 30 mq di spazio nei tetti a falde (40 mq su superfici piane). A queste misure, si aggiungono 5 mq per ogni kW di potenza nominale, nel caso si tratti di un tetto triangolare. Va, inoltre, considerato l’eventuale spazio già occupato da antenne o camini (e quindi inutilizzabile ai fini dell’impianto fotovoltaico).

Quali soggetti bisogna coinvolgere per l’installazione?

A occuparsi delle verifiche, che comprendono eventuali vincoli, i carichi della struttura e le norme antincendio, è il fornitore che avete scelto. L’esito delle verifiche viene inserito in un progetto obbligatorio dell’impresa che effettua il lavoro. In seguito, bisogna procedere con:

• comunicazione o richiesta di autorizzazione al Comune;
• richiesta di connessione al GSE;
• registrazione anagrafica dell’impianto sul portale di Terna;
• eventuale richiesta di attivazione degli incentivi (come il reddito energetico 2024), tramite portale del GSE e invio dichiarazione per detrazioni fiscali all’ENEA.

Grazie al “Modello Unico” tutte queste procedure sono unificate e semplificate. Qualora non fosse possibile compilare il “Modello Unico”, si può procedere con la richiesta al Comune, sempre con l’assistenza dell’azienda fornitrice che può essere delegata a espletare tali formalità. Terminata l’installazione, il fornitore rilascia la Dichiarazione di conformità dell’impianto e una copia del progetto. L’installazione dei pannelli fotovoltaici non richiede troppo tempo: in media e in condizioni standard, una squadra di tre operai può installare un impianto di 3 kW in un giorno, massimo due, e un impianto di 6 kW in massimo tre giorni.