Turismo, Chessa: «Nessuna polemica, ma un invito ad essere lungimiranti e strategia comune»

Chessa: «La Sardegna deve diventare una meta ambita tutto l'anno, ma bisogna attuare delle azioni a favore del turista perché questo avvenga».
Dopo le parole di due giorni fa dell’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa che aveva parlato del problema “caro trasporti” ma anche di “caro vacanza” affermando che “se vogliamo fare turismo tutto l’anno dobbiamo smetterla di spennare il turista”, non è tardata ad arrivare la risposta dalle associazioni di categoria di albergatori, ristoratori ed esercenti.
Questi hanno infatti sottolineato che i prezzi sono rimasti invariati dagli ultimi anni e il grande problema rimangono i trasporti e i servizi pubblici scadenti.
Sull’argomento abbiamo raccolto le parole dell’assessore Chessa che ha affermato: «La mia non era una polemica, ma bensì quella di cercare di rendere appetibile la Sardegna tutto l’anno. Bisogna essere realisti e comprendere il periodo che stiamo vivendo, e cercare di essere sempre più competitivi sul mercato intercettando varie fasce di turisti».
«Per fare questo – sottolinea l’esponente della Giunta Solinas – partendo dalla valutazione degli aumenti dei trasporti già alti, a causa dell’impennata dei carburanti, bisogna sederci ad un tavolo con le associazioni di categoria per studiare una strategia comune, in assoluta sinergia, per trovare soluzioni sui costi di chi vorrebbe venire in vacanza in Sardegna».
Spiega Chessa: «Un piccolo esempio, cercare di trovare soluzioni per calmierare i costi che incontrano i turisti quando si spostano nell’Isola. Oppure l’abbattimento delle varie tasse di soggiorno chieste dai singoli comuni ai vacanzieri, che consiglierei di non applicare quest’anno. Insomma bisogna essere lungimiranti per il futuro».
«Noi stiamo facendo conoscere tutto il nostro patrimonio culturale e di tradizioni, per far si che la nostra Isola diventi una meta ambita tutto l’anno, ma bisogna attuare delle azioni a favore del turista perché questo avvenga. Per fare questo bisogna mettersi in discussione», conclude l’assessore.

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