Pasqua, a Cagliari uova di cioccolato a ruba: dopo due anni la voglia di vivere la festa
È la Pasqua della rinascita e del ritorno alla normalità, dopo due anni di pandemia. A Cagliari tanti in giro all'acquisto di uova di cioccolato e dolci. Ecco le voci dei commercianti cagliaritani
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Pacchetti e fiocchi in ogni momento, nelle ultime ore di questo sabato pre-pasquale non si ferma l’acquisto di uova di cioccolato e dolci in genere. Anzi, per le vie del centro di Cagliari c’è chi gira a caccia dell’affare dell’ultimo minuto. Così, ecco che gli scaffali a poco a poco si svuotano, per la soddisfazione dei commercianti che raccolgono soddisfatti i frutti di una festa sempre e comunque attesa. Ancor di più dopo due anni di pandemia e chiusure.
“La gente quest’anno ha voglia di tornare a vivere e uscire, dopo due anni di chiusure”, il commento di Enrico Rais di Pacini, storico negozio dolciario nella piazza del Carmine. “Generalmente queste feste sono rispettate e anche quest’anno è andata bene, soprattutto per chi come noi è uno specialista nel settore. Tra i preferiti? In tanti hanno scelto la varietà del cioccolato al pistacchio”.
I bimbi tra i maggiori consumatori, ma non solo. Tanti adulti infatti sembrano non resistere al gusto delle uova di cioccolato. Così come a quello dei più comuni dolci della tradizione. E qualche volta si prova a non guardare troppo al portafoglio, ma più alla qualità. Considerando, poi, le diverse esigenze delle persone, legate sopratutto alle varie intolleranze alimentari.
“È andata bene, c’è stato un bel movimento dalle parti di via San Benedetto”, il commento di Philippe Deiana de “Il Boboetto” nella via Cocco Ortu. “Giorni fa la gente sembrava prudente, per via del generale aumento dei prezzi. Poi, con l’avvicinarsi della festa, in tanti hanno fatto i loro acquisti. Tra i più richiesti? Il cioccolato fondente, quasi più di quello al latte”.
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Saviano torna a parlare di criminalità in Sardegna dopo la maxi operazione antidroga

“Oggi le indagini confermano quanto detto allora. Parlare di criminalità organizzata non è diffamare, ma fare informazione. Difendere una terra significa non negare i fatti”, scrive lo scrittore.
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Dopo la maxi operazione antidroga in Sardegna, Roberto Saviano torna a parlare della criminalità sull’Isola con un post sui social. Ricorda le polemiche dei mesi scorsi, quando aveva denunciato gli assalti ai portavalori attribuendo i gruppi responsabili al Nuorese, scatenando le reazioni di politici locali.
“Oggi le indagini confermano quanto detto allora. Parlare di criminalità organizzata non è diffamare, ma fare informazione. Difendere una terra significa non negare i fatti”, scrive lo scrittore.
Un intervento che riaccende il dibattito su informazione, identità dei territori e libertà di raccontare anche le cronache più scomode.
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