(VIDEO) Acqua dentro casa, disagi nel rione Sant’Elia: “Chiediamo che si intervenga subito”

Da quasi un anno il signor Efisio Aramu va avanti in un piccolo appartamento, ai piedi del palazzo del Favero in piazza Falchi, sempre più allagato. La sua testimonianza
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Acqua raccolta in catini di plastica, infiltrazioni ovunque e cucina inutilizzabile. Così come il resto della casa, dove la vita quotidiana diventa sempre più difficile.
Da quasi un anno il signor Efisio Aramu va avanti in un piccolo appartamento, ai piedi del palazzo del Favero in piazza Falchi, sempre più allagato. Dall’estate 2021 infatti le infiltrazioni d’acqua si sono fatte più insistenti e la quotidianità diventa sempre più dura.
“Dall’ente Area Sardegna ancora nessuna risposta e nessun intervento”, le parole di Claudia Aramu, figlia di Efisio che ha costruito casa sua col sudore sulla fronte e chiede solamente di poterci vivere dignitosamente. “Assurdo, noi paghiamo l’affitto. Io sono invalida e sarò costretta a ospitare mio padre”.
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Investita e lasciata agonizzante per giorni: fratturata e piena di ferite, Livia lotta per sopravvivere

«Chi l’ha ridotta così non le ha prestato soccorso, l’ha lasciata agonizzante. Quando è stata recuperata era in uno stato pietoso», racconta Silvia Troncia dell'associazione Amici del Branco.
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Una storia di crudeltà e abbandono che lascia senza parole. Una cagnolina è stata ritrovata in condizioni gravissime, dopo essere stata investita e lasciata senza soccorso per almeno 2 giorni. Fratturata, piena di escoriazioni e infestata da centinaia di zecche, ha resistito sola, tra dolori insopportabili e il rischio di infezioni fatali.
A raccontare il drammatico salvataggio è Silvia Troncia, presidente dell’associazione Amici del Branco:
«Chi l’ha ridotta così non le ha prestato soccorso, l’ha lasciata agonizzante. Quando è stata recuperata era in uno stato pietoso. L’abbiamo accolta e portata subito in clinica: dopo averla stabilizzata e tolto le zecche, è iniziata una trasfusione». E finalmente la cucciola, circa 3 mesi, ha un nome, forse il primo della sua vita, Livia.
Le sue condizioni restano delicate, ma c’è un filo di speranza. «Oggi sta un po’ meglio – spiega Troncia – e speriamo davvero che l’infezione non prenda il sopravvento. Subirà un’operazione per stabilizzare la frattura alla zampa. Adesso non possiamo fare altro che sperare e curarla al meglio».
L’associazione, che già si occupa di circa 30 cani disabili o con gravi patologie e 19 gatti con handicap, lancia un appello urgente alla solidarietà: «Non sappiamo più come fare, ma non potevamo girarci dall’altra parte. Per garantire tutte le cure e il ricovero in clinica veterinaria abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti». Chi volesse contribuire può farlo attraverso: PayPal, [email protected]
IBAN, IT71D0760104800000006494297 – Amici del Branco Odv
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