Lo sapevate? A Cagliari, in via Roma, sino al 1958 c’era anche un grande palazzo con splendide statue del Sartorio
Si trattava del palazzo della Dogana, un edificio costruito intorno al 1900 e che fu demolito nel 1958. La facciata sulla via Roma, dalla parte del porto, con un magnifico portico, era decorata nella sua parte alta da sculture di Giuseppe Sartorio che non si sa che fine abbiano fatto. Resta nelle vecchie foto della città. L'artista poi scomparve misteriosamente, forse cadendo dalla nave che portava da Olbia a Civitavecchia.
Lo sapevate? A Cagliari, in via Roma, sino al 1958 c’era anche un grande palazzo con splendide statue del Sartorio.
Si trattava del palazzo della Dogana, un edificio costruito intorno al 1900 e che fu demolito nel 1958. La facciata sulla via Roma, dalla parte del porto, con un magnifico portico, era decorata nella sua parte alta da sculture di Giuseppe Sartorio che non si sa che fine abbiano fatto. Resta nelle vecchie foto della città. L’artista poi scomparve misteriosamente, forse cadendo dalla nave che portava da Olbia a Civitavecchia.
L’edificio sorgeva davanti al Palazzo Zamberletti (distrutto dai bombardamenti del ’43) ed era, appunto, l’unico edificio porticato nel lato meridionale di via Roma. La facciata sulla via era decorata nella sua parte alta da sculture di Giuseppe Sartorio.
Giuseppe Sartorio studiò a Varallo Sesia e all’Accademia Albertina di Torino, infine frequentò l’Accademia nazionale di San Luca a Roma.
Lavorò a Torino, a Roma e soprattutto in Sardegna, aprendo diversi laboratori e botteghe. Avvalendosi di ottimi allievi ed esperte maestranze operaie, poté soddisfare le commissioni che riceveva da ogni parte d’Italia.
Scomparve misteriosamente nella notte tra il 19 e il 20 settembre 1922, durante la traversata sul piroscafo “Tocra” da Olbia a Civitavecchia.
Furono vagliate tre possibili piste d’indagine: disgrazia, suicidio o omicidio a scopo di rapina, ma, essendo tutte plausibili, solo dopo oltre venti anni fu dichiarata la morte presunta.
Sue opere sono conservate a Oschiri, altorilievo di Gesù che insegna dalla Sinagoga, chiesa della B. V. Immacolata, Monumento a Quintino Sella, piazza omonima, Iglesias, Statue dei Santi Giovanni e Paolo e portale ingresso alla sacrestia, Basilica di Santa Maria della Neve, Cuglieri, Tomba Monsignor Panzali Vescovo, cimitero, Scano Montiferro, Fonte battesimale, Chiesa parrocchiale San Pietro, Scano Montiferro, Tre grandi sculture di benefattori locali, Ittireddu, Busto di Umberto I, Palazzo regio di Cagliari, (1886), Caduti per l’Indipendenza italiana, Cagliari (1886), Cristoforo Colombo, Sassari, Monumento a Francesca Warzee (1894), cimitero monumentale di Bonaria, Cagliari, Monumento all’avvocato Giuseppe Todde (1897), Cimitero di Bonaria, Cagliari, Monumento a Vittorio Emanuele II, Piazza d’Italia, Sassari (1899), Medaglione, drappo e sarcofago di Attilio Cadolini, Sassari (1888-1900), Tomba monumentale di Filippo Campus Chessa, vescovo di Tempio-Ampurias, cimitero di Pattada (1922), Bambina col cerchio, cimitero monumentale di Iglesias (1901).
Diverse lapidi, bassorilievi e statue sono presso il cimitero monumentale di Bonaria a Cagliari, nel cimitero comunale di Nuoro, nel cimitero monumentale di Cuglieri e in quello di Ozieri; ben 65 sue opere si trovano presso il cimitero monumentale di Iglesias (dove, purtroppo, alcuni vandali hanno danneggiato molte statue). Ad Ozieri, tra il 1890 ed il 1900, ha realizzato l’intero apparato scultoreo della chiesa di Santa Lucia e una parte di quello della cattedrale.
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