Quando a Cagliari l’amore era fatto di sguardi: “su fastigiu” dai balconi della città

C'era una volta "su fastigiu". Quell'amore iniziato con sguardi dal balcone alla strada e viceversa.
C’era una volta in cui in Sardegna si faceva all’amore con gli sguardi. Tempi lontanissimi, in cui l’approccio con l’altro sesso avveniva in maniera più lunga e “articolata”, ma certamente non meno profonda. Del resto, quanti matrimoni sono nati così, da una semplice occhiata, e per di più arrivati sino a oggi.
A Cagliari e in generale nella Sardegna del sud s’amòri de ogu era una pratica molto comune, prima del fidanzamento vero e proprio. Un incrocio di rapide occhiate, castiàdas furtive durante le passeggiate, spesso e volentieri difficili da notare per tutti, fuorché i due interessati.
È Il rito tradizionale del corteggiamento, preludio di quello che, nelle rosee aspettative dei due, sarebbe stato il fidanzamento vero e proprio. A Cagliari si chiamava su fastìgiu: la fanciulla stava al balcone e dalla strada il giovane poteva ammirarla. Le su, lui per strada, il viso rivolto verso l’alto.
Spesso il giovane appoggiava le spalle al muro del palazzo dirimpettaio, magari dandosi un’aria di orgoglio e soddisfazione. Discorsi? Non troppo “sul sentimento”, dal momento in cui, vista la distanza e la conseguente necessità di alzare la voce, qualcuno avrebbe potuto sentire. E a Cagliari, si sa, i vicini possono non essere troppo discreti.

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Sardegna in fiamme: 30 incendi in un solo giorno. Azienda agricola distrutta, infrastrutture minacciate

La Regione Sardegna rinnova l’invito alla cittadinanza alla massima attenzione e al rispetto delle norme di prevenzione incendi. Le alte temperature, il vento e la vegetazione secca rendono altissimo il rischio di propagazione dei roghi.
Giornata drammatica sul fronte incendi in Sardegna: 30 roghi sono stati segnalati oggi in diverse aree dell’isola. Ben 13 focolai hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei della flotta regionale, con il supporto di due Canadair nazionali decollati da Olbia.
Tra gli episodi più critici: Ales (OR), Perda Casteddu: vasto incendio in corso su macchia mediterranea, con 2 Canadair e 4 elicotteri regionali. Coordinamento affidato al CFVA, con Forestas, GAUF Oristano, volontari e VVF impegnati sul fronte.
Nuraminis (CA), Monte Matta Murroni: circa 100 ettari bruciati tra seminativi, oliveti e macchia. Le fiamme hanno minacciato un cementificio, un’area di servizio e una linea elettrica Terna ad alta tensione. In campo elicotteri da Villasalto, Pula, Fenosu (SuperPuma), VVF di Cagliari e Sanluri, volontari di Serramanna e San Sperate. Serramanna (SU), Casello 33: incendio in corso nei pressi della ferrovia e dell’area industriale P.I.P., con danni a un’azienda agricola e animali morti (maiali). In azione Forestas, VVF, barracelli e l’elicottero CFVA da Pula.
Sestu (CA), Is Cannisonis: rogo in corso su seminativi e vegetazione riparia, in zona sensibile. Operano volontari, VVF e elicottero da San Cosimo. Carloforte (SU), Monte Giannurango: fiamme su macchia mediterranea, con mezzi aerei e VVF mobilitati. Incendio ancora attivo. San Giovanni Suergiu (SU), Is Cordeddas: anche qui rogo in evoluzione, minaccia aree agricole. Intervengono numerose squadre di volontari, Forestas e VVF. Assemini (CA), Flumini Mannu: incendio agricolo ancora attivo, con mezzi aerei militari e squadre di terra in azione.
Jerzu (NU), N. Ghe Ulei: intervento aereo e Canadair in corso. Area boscata colpita. Maracalagonis (CA), Riu de Staini: bruciati circa 6 ettari di pascolo alberato. Squadre a terra, barracelli e volontari impegnati sul posto. Bortigiadas (SS), Scupaggiu: incendio in corso nei pressi del Lago di Castel Doria, con fiamme su superficie boscata sopra la borgata Lu Scupaggiu. Codrongianos, Ales (secondo fronte), Senorbì: altri incendi spenti grazie all’intervento combinato di elicotteri, Forestas, barracelli, volontari e Vigili del Fuoco.
L’intervento tempestivo delle forze in campo – CFVA, Forestas, Vigili del Fuoco, barracelli, volontari e supporto aereo – ha evitato conseguenze ancora più gravi, ma la situazione resta estrema e in evoluzione. Le autorità invitano la popolazione alla massima prudenza: le condizioni meteo, con caldo torrido, vento e vegetazione secca, favoriscono l’innesco e la propagazione degli incendi.

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