Asl di Cagliari, il nuovo manager Marcello Tidore già al lavoro per fronteggiare le criticità

Si apre una nuova sfida per il sistema sanitario regionale: Tidore pronto ad affrontare l'emergenza
Il manager nuorese approda ora alla ASL di Cagliari, quindi, con una lunga esperienza alle spalle, oltre che in Assessorato regionale alla Sanità, anche in diverse Aziende sanitarie, per dirigere l’Azienda cui afferiscono 5 Distretti socio sanitari (Cagliari Area vasta, Cagliari Area Ovest, Quartu – Parteolla, Sarrabus Gerrei e Sarcidano – Barbagia di Seulo – Trexenta) e 6 presidi ospedalieri (San Giuseppe di Isili, Binaghi, Marino e Santissima Trinità di Cagliari, San Marcellino di Muravera, Cao di Cagliari).
“Si apre una nuova sfida per il sistema sanitario regionale – dichiara il neo manager dell’ASL di Cagliari, Marcello Tidore -. La prima prova è stata l’organizzazione delle campagna di screening per la popolazione scolastica, che ci ha visto impegnati con le amministrazioni comunali a cui va il più sentito ringraziamento per la fattiva collaborazione. Durante il week end sono stati eseguiti circa 28 mila tamponi nel territorio della Asl di Cagliari, con un numero di positivi rilevato del 2.48%”.
Stefano Marcia, Dirigente medico, è attualmente Direttore della Struttura Complessa di Radiologia diagnostica e interventistica del presidio ospedaliero SS. Trinità di Cagliari e dei presidi ospedalieri dell’Area omogenea di Cagliari. E’ anche Presidente regionale della Società italiana di Radiologia e docente nella Scuola di Specializzazione di Radiologia dell’Università di Cagliari.
“Ringrazio i colleghi per la disponibilità che hanno manifestato – commenta il manager Marcello Tidore, nelle more dell’individuazione del DA e del DS definitivi – a coadiuvarmi nella gestione delle attività amministrative e sanitarie della Asl di Cagliari. A loro, ai dipendenti e a tutti i collaboratori i migliori auguri di buon lavoro.“

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Geppi Cucciari ai David di Donatello ironizza: “Ministro Giuli, lei è come i Black Sabbath… al contrario migliora”

Cucciari ha rivolto un'ironica dichiarazione di "solidarietà" al Ministro della Cultura Alessandro Giuli, protagonista di discorsi spesso definiti da molti come eccessivamente solenni.
È Geppi Cucciari a prendersi la scena durante la cerimonia di presentazione dei David di Donatello al Quirinale, con uno dei suoi interventi più brillanti e taglienti. Con il suo stile inconfondibile, la comica e conduttrice ha rivolto un’ironica dichiarazione di “solidarietà” al ministro della Cultura Alessandro Giuli, protagonista di discorsi spesso definiti da molti come eccessivamente solenni.
«Ministro, voglio portarle la mia solidarietà — ha detto Cucciari con tono serio e pungente — perché molti sottolineano eccessivamente la sua potente retorica, il suo eloquio forbito, la parola che squadra da ogni lato l’animo nostro informe. In realtà sono sempre interventi cristallini: lei è l’unico ministro i cui interventi possono essere addirittura ascoltati al contrario, come un disco dei Black Sabbath, e a volte migliorano».
Una battuta che ha strappato risate e applausi anche nel solenne contesto del Quirinale, a conferma della capacità di Geppi Cucciari di mescolare cultura pop, ironia e intelligenza anche nei palcoscenici più istituzionali. A prendere la parola subito dopo è stato proprio il ministro Giuli, che ha raccolto lo scherzo e replicato con sportività: «Un saluto a Geppi, che al contrario potrei chiamare anche ‘Ippeg’, senza fraintendimenti». Pronta e divertita la risposta della comica: «Rimaniamo così, amici», prima di lasciare il palco all’intervento ufficiale.
Ancora una volta, Cucciari si conferma una delle voci più lucide e irriverenti della scena italiana, capace di far sorridere e riflettere anche nelle cornici più formali.

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