Milena Masala pronta al bis stasera: la super tifosa rossoblù di nuovo ospite su Rete 4
La super tifosa rossoblù Milena Masala torna stasera in diretta su Rete 4, pronta a difendere le posizioni sue e di chi come lei ha lottato contro il Covid-19.
Milena Masala è pronta al bis. Dopo lo sfogo rabbioso “Pro Vax” della scorsa settimana, la super tifosa rossoblù è pronta a ritornare stasera ospite della trasmissione “Dritto Rovescio” su Rete 4.
4 mesi di ricovero ospedaliero, in seguito alla malattia da Covid-19, e tanta sofferenza per sé e la sua famiglia. E ora un lungo percorso di riabilitazione. Milena difende a spada tratta le sue posizioni in difesa del vaccino e del green pass. E poco importa dei commenti maligni sui social.
“La settimana scorsa sono stata ospite della trasmissione per commentare la notizia della candidatura politica di Enrico Montesano. Ho mandato prima un video e poi mi hanno invitata alla prima serata”.
Uno sfogo decisamente forte e sentito, a tratti colorito, quello di Milena, visto da Cagliari e Sardegna. “È stata una cosa istintiva, nessuna pianificazione. Quando ho sentito quelle affermazioni negazioniste in trasmissione, ho perso la pazienza, ripensando alla sofferenza da ricoverata”.
Oggi Milena di nuovo ospite su Rete 4. “Provo a stare più calma”, commenta simpaticamente, “solo che è un peccato non poter essere a Cagliari per l’evento tributo a Gigi Riva, al Conservatorio”.
Nelle scorse ore la notizia sulle restrizioni dal Viminale alle manifestazioni “no vax” e “no green pass”: piazza Garibaldi quasi certamente tra le strade italiane off limits, sit-in consentiti lontano dal centro storico e dalle vie dello shopping, con la mascherina. “Sono pienamente d’accordo. Vogliono manifestare, è giusto. Ma allora vadano in campagna, tanto i giornalisti possono riprenderli anche da lì e loro non fanno danni”.
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Lo sapevate? l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari recitò con Fellini e Anna Magnani. Interpretò anche Caravaggio
Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo. Nacque in via Caprera, in una casa che poi fu abbattuta agli inizi degli anni Cinquanta. A Cagliari gli è stata dedicata la piazza davanti al Teatro Lirico, nel Parco della Musica. Lavorò con Lattuada e Fellini.
Sardi famosi: l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari, super divo del cinema italiano.
Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo.
Nacque in via Caprera, in una casa che poi fu abbattuta agli inizi degli anni Cinquanta.
A Cagliari gli è stata dedicata la piazza davanti al Teatro Lirico, nel Parco della Musica.
Suo padre era proprietario di un pastificio (aveva diversi mulini) ed era una persona benestante, sua madre figlia del presidente della corte d’appello di Cagliari. Il piccolo Amedeo ha solo sei anni quando suo padre muore e la madre si trasferisce con lui e le sorelle a Roma.
Dopo il collegio dai salesiani e gli studi di ingegneria, abbandonati prima della laurea, passa al teatro, sua grande passione fin dalle prime recite scolastiche. L’esordio da professionista avviene nel 1927.
Nel 1935 viene notato da Elsa Merlini, che gli offre una parte nel film che sta per girare. Il film, Ginevra degli Almieri, non sarà un successo, e Nazzari tornerà al teatro. Ancora una volta sarà un’attrice, Anna Magnani, a notarlo soprattutto per la prestanza fisica e ad imporlo nel cast di Cavalleria (1936). Ancora un film in divisa sarà nel 1938 il suo secondo successo di pubblico: Luciano Serra pilota, sempre con la regia di Alessandrini. Iniziano a fioccare le offerte e il suo volto è sempre più conosciuto.
Nel 1941 alla Mostra di Venezia vince la futura Coppa Volpi per il film Caravaggio, pittore maledetto.
Sempre in quell’anno il celebre La cena delle beffe lo consacra definitivamente come “divo” del cinema. Il film, diretto da Alessandro Blasetti, è un dramma in costume che si svolge nella Firenze dei Medici.
Lavorerà con Alberto Lattuada e con Anna Magnani come co-protagonista, nel 1957 viene scelto da un Federico Fellini ormai affermato, per recitare in Le notti di Cabiria un ruolo di divo in decadenza.
Sempre nel 1957 Nazzari sposa Irene Genna, attrice italo-greca, da cui un anno più tardi nascerà la figlia Maria Evelina. Dopo oltre vent’anni di successi, nei ’60 arrivano le prime delusioni: la più grande è il ruolo del principe Salina nel Gattopardo di Visconti, proposto a lui, ma che va poi a Burt Lancaster per ottenere finanziamenti da una casa di produzione americana.
In Italia si apre la stagione d’oro della commedia all’italiana, ma salvo qualche sporadica eccezione, Nazzari si rifiuta di interpretare questo tipo di copioni. Nazzari muore a Roma il 7 novembre del 1979.
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