Dalia Kaddari si è confermata ieri a Rovereto, nei Tricolori assoluti, campionessa italiana dei 200 metri outdoor.

Come riporta il sito della Fidal, dopo la batteria corsa in relativa scioltezza in 23.74 con 2,1 metri al secondo di vento contrario, l’allieva di Fabrizio Fanni in finale ha concesso il bis chiudendo la gara in 22.89 con vento quasi nullo sul rettilineo d’arrivo (+0.1).

«Speravo di limare qualcosa al personale (si riferisce ovviamente al personale di 22.86 del 10 giugno scorso a Firenze) – ha dichiarato l’atleta delle Fiamme Oro a fine gara – ma sono contenta ugualmente».

Per la sprinter di Quartu, che avrebbe tempo fino a martedì per ottenere il minimo olimpico (22.80) rimane la speranza del ranking olimpico per essere a Tokyo nella prova individuale.

Un’altra medaglia è giunta in Sardegna in questa edizione dei tricolori grazie ad Eugenio Meloni (Carabinieri). L’atleta cagliaritano ha conquistato il bronzo nel salto in alto con la misura di 2,16.

LE FOTO SONO DI FRANCESCA GRANA (FIDAL).

di Alberto Marcias

Si è tenuto nel weekend il terzo Rally del Parco Geominerario della Sardegna, organizzato dall’Associazione Sportiva Mediterranean Team in collaborazione con Ogliastra Racing, Arbus Prò Motors e Automobile Club Cagliari. L’evento è stato supportato dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Parco Geominerario della Sardegna e dai comuni di Arbus e Guspini.

“Sono il pilota di casa, ma non è mai scontato vincere a casa; ci vuole la macchina, la concentrazione, non fare alcun errore e un pizzico di fortuna. Siamo molto contenti del risultato e adesso ci prepariamo a continuare con le prossime gare”, racconta Marino Gessa, del team Sardegna Racing, primo assoluto del Rally con il suo navigatore Salvatore Pusceddu.

Il secondo e il terzo gradino del podio vanno rispettivamente al pilota M. Diomedi, con il navigatore G. Pirisinu e al pilota D. Tomasso, affiancato da C. Caldart. Altro risultato di rilievo, per un pilota della vicina Arborea, è il nono posto assoluto del pilota Gianni Solinas.

“Una giornata caratterizzata dal caldo e da prove insidiose, tra macchine di categoria superiore, ma con un finale inaspettato, di cui andiamo orgogliosi”, commenta Andrea Zara, al suo fianco come navigatore.

Una gara, quella sintetizzata in alcuni scatti, che ha anche lo scopo dichiarato di unire l’amore per lo sport alla promozione di un territorio da riscoprire, di una Sardegna ricca di storia industriale e mineraria e orgogliosa di una tradizione sportiva motoristica. Così, anche in una splendida giornata di sole con oltre 30 gradi, tanti appassionati hanno trovato il loro rifugio all’ombra per fare il tifo per una delle squadre o semplicemente curiosare, tra curve affascinanti di asfalto rovente, rombo di motori, polvere ed entusiasmo per il territorio e lo sport.