Da giugno 2021 nasce “Giochiamo nei parchi di Cagliari”
Da giugno 2021 nasce “Giochiamo nei parchi di Cagliari”. Nell’ottica di un graduale ritorno alla normalità, l’amministrazione comunale ha aderito al progetto “Giochiamo nei parchi di Cagliari”, ideato dall’associazione ASSEM con il contributo di tre associazioni sportive dilettantistiche: Beta,
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Da giugno 2021 nasce “Giochiamo nei parchi di Cagliari”.
Nell’ottica di un graduale ritorno alla normalità, l’amministrazione comunale ha aderito al progetto “Giochiamo nei parchi di Cagliari”, ideato dall’associazione ASSEM con il contributo di tre associazioni sportive dilettantistiche: Beta, Cagliari Atletica Leggera e COLOR’S GYM. L’obiettivo? Puntare ad un avviamento all’attività sportiva per i bambini dai sei ai tredici anni, anche grazie al coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati questa mattina, lunedì 7 giugno 2021, nella Sala Consiliare del Palazzo Civico di via Roma a Cagliari, alla presenza del Sindaco Paolo Truzzu.
“Vogliamo, attraverso questo progetto, fare in modo – ha spiegato il primo cittadino di Cagliari – che i giovani, categoria che ha subito uno dei danni più pesanti nel corso della pandemia, possano avere la possibilità, dopo quindici mesi di inattività, di recuperare il tempo perduto facendo attività motoria. In questo modo, guidati da professionisti, potranno non solo ricominciare a fare sport ma allo stesso tempo riscoprire i nostri parchi”.
Coinvolgendo i laureati in Scienze Motorie, gli organizzatori hanno voluto abbinare i tre aspetti dello sport, della natura e della socializzazione nel momento in cui il Covid sembra aver lasciato uno spiraglio di ritorno alla normalità. E in questo contesto si sono subito inseriti gli operatori di ASSEM, associazione che raggruppa i laureati in Scienze Motorie e gli altri professionisti qualificati, mettendo a disposizione l’esperienza e la qualità del lavoro degli associati, in favore dei piccoli sportivi.
A fare da scenario all’attività sportiva di base, saranno i parchi cittadini, per il momento tre nella fase sperimentale del progetto che prenderà il via la seconda settimana di giugno. Si parte con Monte Urpinu e Terramaini, per poi puntare a coinvolgere non solo tutte le principali aree verdi della città ma anche un maggior numero di associazioni sportive e scuole.
“Ci auguriamo – ha commentato l’Assessore allo Sport Carlo Tack – che il progetto piaccia e che alle prime tre associazioni se ne aggiungano anche altre. Perché con iniziative come questa, possiamo puntare non solo all’aspetto sportivo ma anche alla valorizzazione di alcune aree fino ad ora inutilizzate”.
Molto dipenderà dalla risposta degli appassionati che potranno aderire all’iniziativa direttamente nei parchi cittadini rivolgendosi ai rappresentanti delle associazioni coinvolte.
All’incontro con la stampa, hanno preso parte anche i presidenti delle commissioni consiliari permanenti Sport, Marcello Polastri e Cultura e Verde Pubblico, Enrica Anedda, la dirigente del Servizio Sport, Manuela Atzeni e uno dei coordinatori del progetto, Franco Marcello.
“A Cagliari – ha spiegato quest’ultimo – il verde pubblico è diffuso capillarmente ma se è vero che è facile vedere gli adulti praticare attività motoria, è altrettanto vero che è meno frequente che siano i bambini a farlo. Ecco perché, in piena sinergia con il Comune, abbiamo cercato di coinvolgere le associazioni per dare la possibilità anche ai più piccoli di praticare attività sportiva, accompagnati e guidati da istruttori professionisti”.
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Scandalo GF Vip, dopo Corona parla l’influencer sardo Gino Leonardo Mascia: «Io e mia nonna vittime del sistema Signorini»

Accuse shock sul GF Vip: l’influencer sardo Gino Leonardo Mascia rompe il silenzio e chiama in causa Signorini.
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Scoppia una nuova bufera mediatica attorno al mondo del Grande Fratello Vip. L’influencer sardo Gino Leonardo Mascia ha rivelato sui social di essere stato, una delle vittime del cosiddetto “sistema Signorini”, raccontando una vicenda finora rimasta segreta e vissuta come una ferita profonda, condivisa solo con la nonna.
Mascia ha scelto le story social come strumento di denuncia, rompendo un silenzio durato anni. Il suo racconto si intreccia con quanto emerso nel format “Falsissimo” di Fabrizio Corona, che nei giorni scorsi aveva parlato di una storia simile senza fare nomi. A svelare l’identità del protagonista sarebbe stato lo stesso creator sardo, poche ore dopo la pubblicazione del contenuto.
Secondo quanto riferito da Mascia, i fatti risalirebbero a due edizioni fa, quando lui e la nonna erano ormai a un passo dall’ingresso nella casa del GF Vip. «Mi ha cacciato perché non sono stato al suo gioco», ha raccontato, spiegando come quell’esperienza abbia avuto conseguenze devastanti sulla sua vita personale: «Sono andato in terapia, è svanito il sogno di una vita. Pochi mesi fa ho perso mia nonna e rimpiango di non averle potuto regalare il sogno della televisione».
Parole cariche di dolore, che descrivono un episodio vissuto con vergogna e mai raccontato nemmeno alla madre. «Era uno dei tanti segreti, forse il più denigrante – ha aggiunto –. Ci eravamo promessi di non dire nulla». Il ritorno da Roma alla Sardegna, con le valigie mai disfatte e tanta delusione, sarebbe stato il simbolo di una promessa infranta: quella di farcela insieme, in un modo o nell’altro.
Mascia parla oggi di giustizia e responsabilità, annunciando che questo sarebbe «solo l’inizio» e che un giorno racconterà tutto nei dettagli. Tra le accuse più gravi, l’ipotesi dell’esistenza di un sistema che avrebbe previsto la promessa di un ingresso nella casa del Grande Fratello in cambio di favori sessuali, circostanza che resta tutta da verificare.
Nel frattempo, dopo la pubblicazione del materiale diffuso da Corona la scorsa settimana, da parte di Alfonso Signorini è partita una denuncia per revenge porn, che avrebbe portato a una perquisizione e al sequestro del materiale. Una vicenda complessa e delicatissima, che continua ad alimentare polemiche e interrogativi, mentre il mondo dello spettacolo resta in attesa di ulteriori sviluppi e di eventuali chiarimenti nelle sedi opportune.
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