(FOTO) Accadde oggi. 1 gennaio 1829 A Cagliari viene inaugurato il cimitero di Bonaria
Fra i defunti che riposano oggi all’interno del cimitero si trovano alcune delle personalità di maggior spicco della Sardegna dell’Otto-Novecento: l’archeologo Giuseppe Spano, il comandante della Brigata Sassari Carlo Sanna e lo storico sindaco di Cagliari Ottone Bacaredda.
Il cimitero di Bonaria, oggi monumentale, è uno dei fiori all’occhiello della città, fra i siti più frequentati in occasione delle manifestazioni culturali, nonché nell’arco dell’intero anno solare, quando risulta visitabile per sei giorni su sette.
L’area nella quale sorge – a ridosso del colle dal quale prende il nome – fu utilizzata quale necropoli già in età punico-romana, secondo un uso proseguito poi in epoca paleocristiana; ai primi dell’800, infine, le sepolture venivano effettuate nelle chiese o nelle aree limitrofe, con ovvi problemi di natura igienica.
Nel 1816, in seguito alle morti dovute a un letale epidemia di colera, si era reso necessario destinare ulteriori aree alla sepoltura, fino a concepire l’idea di un cimitero. La sua progettazione fu quindi affidata al Capitano del Genio militare Luigi Damiano, che lo inaugurò il 1 gennaio 1829; già pochi decenni più tardi, però, lo spazio a disposizione si esaurì, e l’ampliamento fu gestito dall’architetto Gaetano Cima. A un primo intervento ne seguirono poi diversi altri, che portarono a inglobare l’area della necropoli romana e costruire sulle pendici del colle.
Fra i defunti che riposano oggi all’interno del cimitero si trovano alcune delle personalità di maggior spicco della Sardegna dell’Otto-Novecento: l’archeologo Giuseppe Spano, il comandante della Brigata Sassari Carlo Sanna e lo storico sindaco di Cagliari Ottone Bacaredda.
Il sito è poi punto di incontro per numerosi e diversi stili artistici – liberty, neoclassicismo, simbolismo –, che si fondono in quello che può senz’altro essere definito un museo a cielo aperto.
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