Barboncina positiva al Covid, è il primo caso in Italia. Gli esperti rassicurano: «I cani non contagiano»
Barboncina positiva al Covid, è il primo caso in Italia. Gli esperti rassicurano: «I cani non contagiano»
Barboncina positiva al Covid, è il primo caso in Italia. Gli esperti rassicurano: «I cani non contagiano»
Foto frame da video di TeleNorba
#Italia La barboncina vive insieme a una famiglia, padre, madre e figlio, tutti risultati positivi. Ora dovrà anche lei sottoporsi a tampone una volta a settimana
Bitonto, provincia di Bari: una barboncina, primo caso in Italia, è risultata positiva al Covid-19 causa contagio da parte dei padroni. La cagnetta, asintomatica, un anno e mezzo, è stata affidata al servizio veterinario dell’Asl di Bari e in base ai protocolli sarà tenuta sotto osservazione con l’obbligo di fare il tampone una volta alla settimana fino a completa guarigione. Obiettivo valutare l’evoluzione dell’infezione e approfondire le modalità del contagio. «La notizia non rappresenta un problema sanitario, da quanto è emerso fino ad ora i cani non sono ospiti in grado di diffondere il contagio», spiega all’Ansa l’assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco.
L’animale infatti vive in una famiglia composta da padre, madre e figlio minorenne, risultati positivi asintomatici e in isolamento fiduciario. Tra gli aspetti da chiarire c’è la presenza di Rna virale ovvero del virus ancora attivo, circostanza finora mai registrata a livello mondiale nei 20 esemplari di cani e gatti scoperti positivi al virus, tutti con carica batterica bassissima e non infettante. Gli esperti regionali puntualizzano che la barboncina non è contagiosa per l’uomo, quanto alla ricerca condotta dal dottor De Caro che ha scoperto il caso Bitonto, il servizio veterinario regionale deciderà il da farsi visto che al momento lo studio non risulta autorizzato.
“Il cane risulta un “recipiente del virus”, risultando poco suscettibile a questa malattia”, spiega Maria Caramelli, Direttore veterinario dell’istituto zooprofilattico di Torino a TG Leonardo. “Riconosce il virus, produce anticorpi ma non sviluppa la malattia. Non c’è nessuna evidenza e documentazione di passaggio del virus dal cane all’uomo. Dagli studi emerge che i gatti sono più suscettibili al virus: al momento sappiamo che il gatto potrebbe, a differenza del cane, trasmetterlo ai suoi simili”. Se si è in quarantena i medici consigliano comunque di allontanare gli animali domestici se vivono a stretto contatto coi positivi.
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