“Tzia” Zelinda Pagliero ha festeggiato oggi ad Esterzili, circondata dall’affetto della propria famiglia i centoquattro anni.

Nata a Sadali il 22 ottobre 1915, si è trasferita all’età di ventitré anni ad Esterzili dopo essere convolata a nozze con Giuseppe Deiana.

Il suo cognome tradisce origini “continentali”, infatti suo nonno paterno era un piemontese.

Inviato in Barbagia di Seulo per costruire una strada trovò l’amore e mise su famiglia a Sadali.

“Tzia Zelinda” è figlia del sadilese Battista Pagliero e della seuese Serafina Laconi.

L’ultracentenaria della Sardegna è stata una donna molto dinamica: ha cresciuto sei figli, è stata proprietaria di un mulino e in seguito di un tabacchino.

Non ha mai disdegnato i lavori in campagna, e ha seguito il suo orto fino alla soglia dei cent’anni.

“Tzia” Zelinda è una donna lucida, dalla battuta sempre pronta che si tiene sempre aggiornata sui fatti del giorno leggendo quotidianamente il giornale.

Oggi il Comune di Oristano ha voluto rendere omaggio alla signora Amelia Rovere, che nella giornata di ieri ha spento le cento candeline.

Originaria di Bolzano dove è nata il 20 ottobre 1919, la “nonnina” ieri ha festeggiato insieme ai propri familiari ed amici il traguardo dei primi cent’anni. Questa mattina l’assessore comunale ai servizi sociali Carmen Murru ha fatto visita alla centenaria.

Le ha espresso gli auguri di tutta la comunità oristanese e consegnato una targa ricordo, a nome dell’Amministrazione. La signora Amelia ha trascorso la sua giovinezza a Bolzano, dove in seguito lavorò nella segreteria del podestà.

Nel 1951 il trasferimento a Oristano insieme al marito Antonio Traversa, allora direttore dell’impresa di costruzioni Mondelli di Milano. Azienda molto attiva all’epoca in città e provincia nella realizzazione di numerose opere pubbliche.

La signora Amelia madre di due figli, Marco e Chiara,  ha sempre collaborato con il marito nell’attività aziendale. Inoltre ha sempre coltivato la passione per l’ambiente e il turismo.