Tortolì, una pianta a chi è stato danneggiato dal terribile incendio di Orrì: la bella iniziativa di acuni volontari
I volontari terranno le piante in custodia e le manterranno in forma ottimale fino al momento della consegna prevista per gennaio 2020 e saranno a disposizione di chi ha subito i danni dell’incendio. Le piante verranno distribuite in base alle reali necessità dei destinatari di questo bellissimo progetto.
canale WhatsApp
A luglio sono andati in fumo centinaia di ettari di macchia mediterranea nella zona costiera di Orrí. Un gruppo di volontari ha quindi deciso di organizzare una raccolta di piante fruttifere da donare a chi ha visto svanire tra le fiamme il lavoro di una vita.
«L’immenso incendio che ha incenerito ettari di terreno, non ha devastato solo piante e vegetazione, ma ha anche distrutto le speranze di molte persone, che in quelle zone contavano di costruirsi un angolo di paradiso – scrive Giuseppe Puncioni, uno dei promotori dell’iniziativa – Per questo, in collaborazione con altre persone volenterose, abbiamo pensato di donare una pianta fruttifera a chi è stato colpito da questa disgrazia. Chiunque vorrà, potrà donare una pianta, che verrà depositata in una porzione di terreno della Sughereta».
I volontari terranno le piante in custodia e le manterranno in forma ottimale fino al momento della consegna prevista per gennaio 2020 e saranno a disposizione di chi ha subito i danni dell’incendio. Le piante verranno distribuite in base alle reali necessità dei destinatari di questo bellissimo progetto.
La distribuzione delle piante, dovrebbe avvenire in concerto con il Corpo Forestale dello Stato, con l’ Ente Regionale Forestas, e ovviamente con il supporto del comune di Tortolì stesso. La data della consegna, sarà concertata con le Istituzioni succitate, organizzando la “Settimana della Rinascita”: in questa settimana, appunto, si creeranno eventi collaterali, con il coinvolgimento delle scuole elementari e medie, per aiutare i volontari nella consegna delle piante.
Chiunque intenda donare una pianta, potrà farlo anche in modalità anonima, da lunedì 14 ottobre (pomeriggio), al Parco della Sughereta, nei pressi del laghetto (Alessandra Useli).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Doppio corteo a Cagliari, nessuno scontro tra Blocco studentesco e antifascisti, ma tensione con gli agenti: idranti sulla folla

Il corteo ha attraversato via Garibaldi, per poi proseguire in discesa verso via Lanusei. Ogni tentativo dei manifestanti di avvicinarsi a via Sonnino è stato respinto dalle forze dell’ordine con nuovi lanci di lacrimogeni e getti d’acqua. Dopo essere passati per via del Cimitero, i partecipanti sono stati nuovamente bloccati.
canale WhatsApp
Oggi a Cagliari si sono svolte due manifestazioni in contemporanea. Da un lato, un corteo di estrema destra organizzato da Blocco Studentesco, composto da circa cinquanta partecipanti; dall’altro, una manifestazione partita da piazza Garibaldi alle 16:00, con circa 1.500 cittadini e cittadine scesi in strada per esprimere la propria indignazione contro quella che hanno definito “una sfilata fascista”, ritenuta in contrasto con lo spirito antifascista della Costituzione italiana.
Non si sono verificati scontri né contatti diretti tra i due gruppi. Le tensioni si sono invece registrate tra la polizia e il corteo antifascista: gli agenti hanno infatti utilizzato lacrimogeni e idranti già alla partenza da piazza Garibaldi, provocando la dispersione di parte dei manifestanti e scoraggiando molte famiglie con bambini dal proseguire la marcia.
Il corteo ha attraversato via Garibaldi, per poi proseguire in discesa verso via Lanusei. Ogni tentativo dei manifestanti di avvicinarsi a via Sonnino è stato respinto dalle forze dell’ordine con nuovi lanci di lacrimogeni e getti d’acqua. Dopo essere passati per via del Cimitero, i partecipanti sono stati nuovamente bloccati.
Nel tentativo di risalire da via Sonnino per tornare in piazza Garibaldi, il corteo si è trovato ancora una volta di fronte alla polizia, che ha fatto un uso massiccio di lacrimogeni e idranti. La folla, visibilmente stordita, si è dispersa; molte persone hanno lamentato difficoltà respiratorie a causa dei gas.
La manifestazione si è distinta per la sua eterogeneità generazionale, con la presenza di studenti, lavoratori e pensionati. Gli unici momenti di forte tensione si sono verificati quando alcuni manifestanti in prima linea hanno lanciato bottiglie verso le forze dell’ordine, che hanno risposto con idranti e fumogeni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


