Energia pulita, rispetto per l’ambiente e abbattimento dei costi nella bolletta elettrica: sono i vantaggi più evidenti del fotovoltaico, ma non certo gli unici.  Il boom di richieste e installazioni esploso negli ultimi anni ha generato effetti positivi anche in ambito occupazionale, spingendo le aziende del settore alla ricerca di nuove figure professionali.

Si stima che i nuovi lavori sorti attorno al business delle rinnovabili siano circa 600mila, e le previsioni parlano di un aumento sensibile che riguarderà anche i prossimi anni.  Lo dimostra il caso di Fotovoltaico Semplice, azienda romana guidata da Daniele Iudicone e Mauro Bianchi e tra le più conosciute in Europa, che ha lanciato un piano di nuove assunzioni destinato a 130 consulenti energetici in tutta Italia.

I professionisti della green economy sono poi stati sottoposti ad un percorso formativo, al fine di garantire un inserimento corretto e funzionale nell’organico dell’impresa, che culminerà in un meeting al Tanka Village di Villasimium in Sardegna.

Dal 30 settembre al 2 ottobre, in una full immersion di tre giorni, i nuovi consulenti energetici, marketing operator e installatori di Fotovoltaico Semplice saranno ulteriormente formati sulla leadership e sulla gestione dei gruppi di lavoro, diventando così pronti ad operare in tutte le province italiane.

Il piano di assunzioni è stato reso possibile dal mercato in rapida espansione di Fotovoltaico Semplice, la sola azienda italiana della green economy ad essere stata premiata dall’Itqf (l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza) con il marchio di valore conferito alle imprese più meritevoli e garantita dalla della certificazione “Zero Truffe” conferita dal Il Salvagente, la prima pubblicazione dalla parte dei consumatori.

Il sistema di impianti prodotti dall’azienda romana è tra i più evoluti al mondo, frutto di anni di ricerche e sperimentazioni scientifiche, con un conseguente risparmio per le tasche dei clienti che hanno optato per l’installazione dei pannelli fotovoltaici nella propria azienda o abitazione privata.

Giorgio Sisini non aveva ancora compiuto trent’anni, quando decise di importare in Italia quel passatempo che da anni tiene allenata la mente di tutti gli italiani anche nel tempo libero: il cruciverba.

Giorgio Sisini, inventore de La Settimana Enigmistica

Sisini, neo-ingegnere di Sorso dalle nobili origini (era Conte di Sant’Andrea), faceva parte di una famiglia di imprenditori. Sposato con la viennese Idell Breitenfeld, fu proprio dalla patria della moglie che prese spunto per dar vita alla sua idea. In Austria infatti, i cruciverba riscuotevano già un discreto successo. Al contrario, questo passatempo era praticamente sconosciuto in Italia. Da qui l’intuizione di Sisini di creare a una rivista interamente dedicata ai cruciverba e all’enigmistica in genere.

Pur osteggiato dal padre, che per il figlio Giorgio sognava un futuro alla guida delle aziende di famiglia, Sisini portò avanti con determinazione il suo progetto, consegnando il suo nome alla storia dell’editoria italiana. L’ingegnere di Sorso rimase direttore fino al 1972, anno della sua morte.

Il primo numero uscì il 23 gennaio 1932, con una tiratura di 6mila copie al costo di 50 centesimi. Da allora, La Settimana Enigmistica non saltò mai un numero per i successivi 85 anni, diventando uno dei passatempi più amati di tutti gli italiani