L’antica tradizione dei Candelieri viene spesso associata esclusivamente alla città di Sassari e ad altri centri del nord Sardegna, come Nulvi e Ploaghe. Ma una analoga tradizione viene conservata e rinnovata ogni anno anche ad Iglesias, cittadina del Sulcis – Iglesiente che vanta così ben due appuntamenti all’anno con la tradizione religiosa, quello della Settimana santa nel periodo di Pasqua e quello dei Candelieri il 15 agosto.

La Festa di Sancta Maria di Mezo Gosto, così chiamata ad Iglesias la celebrazione in occasione della festa dell’Assunzione di Maria, inizia la sera del 14 agosto con la veglia nella chiesa della Purissima in onore della Koimessis, cioè la Santa Vergine Dormiente, detta così secondo il rito bizantino.

La sera del 15 agosto, quest’anno è prevista per le 18:15, si tiene la discesa dei Candelieri. Sono 8 e vengono portati a spalla da una ventina di persone; in cima portano i ceri offerti alla Madonna e sono così suddivisi: 4 in rappresentanza dei quartieri, 3 delle corporazioni e 1 della Municipalità. Nello specifico sono: il Candeliere dell’Università di Villa, del Gremio della Montagna, del Quartiere di Santa Chiara, del Quartiere di Mezo, del Quartiere di Fontana, del Quartiere di Castello,  del Gremio dei Vinajuoli, dei Tavernai e dei Calzolai e del Gremio dei Lavoratori–Artigiani. Come riporta il sito ufficiale dei Candelieri di Sardegna, ciascun candeliere è alto circa 4 metri e pesa tra i 350 e i 450 kg. La processione dei Candelieri è preceduta da grandi labari e seguita dai personaggi dell’antica Villa Ecclesiae.

Della festa ci sono tracce nel Breve di Villa di Chiesa del XIII secolo dove viene descritta dettagliatamente la celebrazione. La riscoperta e la valorizzazione della festa è cura dell’Associazione Candelieri B.V.Assunta nata nel 1990 e riconosciuta dalla Curia Vescovile iglesiente il 25 marzo 1996. Negli anni, l’associazione si è adoperata per recuperare gli antichi candelieri, restaurarli e ridonarli alla città.

Il Genoa celebra la salvezza con un netto tre a zero al Marassi. Brutta gara per il Cagliari che si inguaia ancora e non può dirsi salvo.

Il primo tempo finisce con il Genoa in vantaggio di 2 goal sul Cagliari. A segnare sono stati Thorsby e Frendrup.

I primi 45 minuti vengono gestiti dai grifoni che gestiscono il gioco oltre al risultato. Sblocca di testa Thorsby dopo una serie di tentativi dei padroni di casa intuiti bene da Scuffet. A raddoppiare è Frendrup dopo una splendida azione di possesso della squadra di Gilardino. Qualche squillo del Cagliari specie all’ultimo minuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma nulla di pericoloso per Martinez.

Nella ripresa, il Genoa cala il tris. La rete è di Gudmundsson che, grazie anche a un rimpallo di Obert, si trova solo davanti alla porta piazzando la palla nell’angolino. Il possesso palla è sempre per i padroni di casa. Cagliari succube. Allo scoccare del novantesimo, Scuffet evita il quarto gol e Dionisi concede tre minuti di recupero.

GENOA (3-5-2): Martinez; Vogliacco, De Winter, Vasquez (73’ Cittadini); Sabelli, Frendrup, Badelj (73’ Bohinen), Thorsby, Martin; Gudmundsson (78’ Oliveira), Retegui. A disposizione: Leali, Sommariva, Bohinen, Strootman, Cittadini, Haps, Spence, Ankeye, Ekuban, Vitinha. Allenatore: Alberto Gilardino.

CAGLIARI (3-4-2-1): Scuffet; Hatzidiakos (46’ Zappa), Wieteska, Obert; Di Pardo (46’ Nandez), Deiola, Prati, Augello; Gaetano, Oristanio (46’ Lapadula); Shomurodov. A disposizione: Radunovic, Aresti, Lapadula, Nandez, Sulemana, Makoumbou, Mina, Zappa, Petagna, Kingston, Azzi. Allenatore: Claudio Ranieri.

Arbitro: Dionisi

Marcatori: Thorsby 17’, Frendup 27’, Gudmundsson 63’,

Ammoniti: Shomudorov, Augello,