La Guardia Costiera fu istituita l’8 giugno del 1989 e oggi anche a Cagliari è stata l’occasione, come nel resto del Paese, per festeggiare questa duplice ricorrenza. Infatti il 20 luglio del 1865 fu istituito del Corpo delle Capitanerie di porto. Nel Porto di Cagliari la giornata ha avuto inizio con l’alza bandiera presso la sede storica della Direzione Marittima di Cagliari.

Alla cerimonia scandita dai fischi del nocchiere di porto hanno preso parte il Direttore Marittimo della Sardegna Centro Meridionale C.V. (CP) Giuseppe Minotauro e una rappresentanza dei militari della Capitaneria di Porto.
È stata poi depositata una corona d’alloro presso il monumento dedicato ai caduti del mare, che sorge all’interno del porto, con la celebrazione solenne alla presenza del cappellano militare Don Marco Zara, davanti a una delegazione dell’Associazione Nazionale Marinai D’Italia ed un picchetto armato che ha reso gli onori ai caduti del mare.

Nella Sala Conferenze del terminal crociere del Molo Ichnusa, si è poi tenuta una conferenza per ripercorrere, gli eventi più significativi avvenuti nei 30 anni dalla costituzione della Guardia Costiera, quale articolazione tecnico operativa del Corpo. Grazie ai contributi del personale in servizio, e di quello in congedo che hanno portato il loro bagaglio di esperienze si è creato un collegamento tra presente e passato, che ha descritto perfettamente la Guardia Costiera vista dalla popolazione come una protezione e una garanzia sul mare, specie in una terra come la nostra Isola dove il mare è fonte di svago e sostentamento, ma anche un pericolo costante.

Nel weekend scorso, le acque del Golfo dell’Asinara e del Canyon di Castelsardo, tra Sardegna e Corsica, hanno offerto uno spettacolo raro: l’avvistamento di capodogli, grampi e stenelle striate, tutte specie protette.

Tra i capodogli osservati c’era Ganimede, già visto dai biologi 13 anni fa nel Canyon di Caprera, intento a nutrirsi insieme ad altri due esemplari. Poco dopo, i ricercatori hanno incontrato anche un gruppo di grampi, delfini pelagici poco comuni, mentre le stenelle striate hanno accompagnato l’imbarcazione per quasi tutta l’esplorazione.

A confermare gli avvistamenti è stata l’équipe di Sea Me Sardinia, che monitora il tratto di mare con il progetto “I Cetacei del Canyon di Castelsardo”, usando un idrofono per rilevare i cetacei prima di osservarli direttamente.