Cinque bagnanti sono stati salvati stamattina a Cala Sinzias dopo che si erano avventurati tra le onde del mare, agitato dal forte Grecale.

A portare in salvo i cinque malcapitati sono stati un kite surfer spagnolo, i bagnini del Lido Tamatete e un ingegnere di Cagliari. Il salvataggio è avvenuto nello stesso punto in cui il 7 luglio il nuotatore Filippo Magnini aveva effettuato un altro soccorso in mare.

Come riporta l’Ansa, che cita testimoni presenti al momento del salvataggio, le cinque persone tratte in salvo si trovavano in mare nonostante fosse stata issata la bandiera rossa. A iniziare i soccorsi è stato il kite surfer spagnolo che con una manovra spettacolare a issato sulla sua tavola un bagnante e sua figlia. Dopo è tornato a salvare un’altra persona. Un altro bagnante è stato recuperato e portato a riva da un ingegnere cagliaritano dipendente del Ctm, mentre un turista belga, dopo aver sbattuto sulla scogliera, è stato soccorso dai bagnini e dagli operatori della medicalizzata del 118 accorsi sul posto. 

Un gesto di pura invidia rischia di costare caro a un operaio di Quartu Sant’Elena. L’uomo, colpito dall’eleganza di un suv lussuoso parcheggiato per strada, ha deciso di danneggiarlo con la chiave, lasciando un lungo graffio sulla fiancata del veicolo.

La proprietaria del mezzo è un’imprenditrice di Villasimius, che non aveva alcun legame né conti in sospeso con l’aggressore. Purtroppo per lui, all’interno dell’auto in quel momento si trovava il figlio della donna, che ha immediatamente bloccato l’autore del gesto fino all’arrivo dei carabinieri.

L’episodio, avvenuto nel centro cittadino, è già al vaglio delle autorità locali. L’operaio rischia ora una denuncia per danneggiamento aggravato, mentre la proprietaria del suv ha espresso tutta la sua indignazione per un gesto dettato unicamente dall’invidia.