Arriva, come da copione, il risvolto della medaglia nella vicenda RWM che vede la fabbrica di bombe di Domusnovas, vendute all’Arabia Saudita, al centro di possibili licenziamenti dei lavoratori.

Ieri, infatti, la camera dei deputati ha approvato la risoluzione M5s-Lega che chiedeva la fine delle esportazioni di armi verso lo Yemen. Ed è sempre di ieri il comunicato della stessa RWM rivolto ai lavoratori degli stabilimenti di Domusnovas, Musei e Ghedi che annuncia il blocco delle assunzioni e rinnovi contrattuali solo per brevi durate, con le dovute eccezioni.

In attesa delle disposizione da parte del Governo, la RWM, si legge nel comunicato, è a lavoro per studiare “misure di contingenza tese a garantire il buon andamento della società e a preservare il maggior numero di posti di lavori possibili”.

Già nelle scorse ore il segretario regionale del Partito Comunista Michele Zuddas  aveva espresso timori circa la sorte dei lavoratori nel caso in cui alla fabbrica venga revocata la concessione per produrre le bombe.

Como e Cagliari chiudono sullo 0-0 una partita molto tesa, con diverse occasioni da entrambe le parti. Il protagonista indiscusso è Elia Caprile, autore di parate decisive che confermano il valore della sua convocazione in Nazionale.

Il Cagliari sfiora il vantaggio al 19’ con un’autorete di Álex Valle, annullata dal VAR per un presunto fallo iniziale di Palestra, episodio molto discusso. Morata e Valle sprecano altre chance, mentre Caprile neutralizza i tentativi di Addai, Nico Paz e Jesús Rodríguez.

Nella ripresa Como va vicino al gol, ma il portiere rossoblù si oppone ancora a Morata e compagni. Nel finale Luvumbo e Folorunsho non riescono a trovare la rete, e la partita termina senza reti. Il Cagliari conquista così un punto prezioso tra applausi per Caprile e polemiche per le decisioni arbitrali.