Vittime dell’uranio impoverito. L’annuncio: entro l’estate una legge che le tuteli
Una legge attesa da tempo, così come era attesa da tempo la relazione tecnica inviata al Parlamento sullo stato di salute del personale militare e civile impiegato nei territori dell'ex Jugoslavia nel periodo settembre 2007-17.
Entro l’estate sarà depositata la prima legge dello Stato a difesa delle vittime dell’uranio impoverito. Lo hanno annunciato i giorni scorsi i ministri della Salute e della Difesa, Giulia Grillo ed Elisabetta Trenta.
Una legge attesa da tempo, così come era attesa da tempo la relazione tecnica inviata al Parlamento sullo stato di salute del personale militare e civile impiegato nei territori dell’ex Jugoslavia nel periodo settembre 2007-17. Una proposta di legge a tutela delle vittime, invece, è rimasta bloccata in esame in comitato ristretto in commissione alla Camera nel novembre 2017. Come riferito da Ansa, la proposta avrebbe dovuto mettere insieme quattro testi, uno di Mauro Pili del Gruppo Misto, uno di Gian Piero Scanu, uno di Edmondo Cirielli di FdI e uno di Elio Vito di FI.
«Partiamo per rilanciare questa battaglia – ha detto la Grillo – che è una bandiera del Movimento e su cui assicuro il mio impegno da ministro oggi, ma che già nella passata legislatura mi ha vista in prima linea come membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito».
«È stato avviato un tavolo tecnico al ministero della Difesa (che dunque già supera la relazione del 2007-17) – ha spiegato il ministro Trenta – volto allo studio dei nuovi dati rielaborati dagli esperti e all’individuazione di un percorso per depositare entro la fine dell’estate la prima legge dello Stato a difesa delle vittime di uranio impoverito, una legge che punta a invertire l’onere con la prova e salvaguardare le vittime da ogni possibile ostruzionismo dell’amministrazione».
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Abbandonato in un canale come rifiuto: la storia di Freccia, cucciolo triste
Freccia è adottabile in Sardegna, centro e Nord Italia. Per info: 348 1720914.
Abbandonato in un canale in campagna, Freccia ora è rimasto solo: una sua sorellina è morta di stenti, l’altra è stata adottata.
Lui è in cerca casa: è ancora un cucciolo, ha sugli 8/9 mesi ed è una taglia media, circa 11 kg. Al momento non va d’accordo con gli esseri umani di sesso maschile perchè di sicuro è stato maltrattato. Ma la giovane età e il carattere quindi ancora malleabile fanno ben sperare in un suo recupero.
Freccia è adottabile in Sardegna, centro e Nord Italia. Per info: 348 1720914.
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