Il Sardegna Pride si farà: raccolti oltre 10 mila euro, ma le donazioni continuano
Arc onlus, organizzazione che ogni anno si occupa della manifestazione insieme alle associazioni del Coordinamento Sardegna Pride aveva già avviato una raccolta fondi per sostenere le spese del corteo ma lunedì scorso i costi previsti sono lievitati.
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Il Sardegna Pride si farà. Nonostante i costi imprevisti – la richiesta arrivata lunedì scorso di pagamento dei costi della Polizia Municipale – gli organizzatori del corteo annuale per le libertà e i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender e per la piena cittadinanza di tutte e tutti hanno raccolto oltre 10 mila euro di donazioni, ma la cifra è destinata a salire.
Arc onlus, organizzazione che ogni anno si occupa della manifestazione insieme alle associazioni del Coordinamento Sardegna Pride aveva già avviato una raccolta fondi per sostenere le spese del corteo ma lunedì scorso i costi previsti sono lievitati. Con una delibera numero 49 del 12 giugno 2019, infatti, il commissario straordinario della città di Cagliari ha addebitato alla stessa organizzazione i costi del Corpo di Polizia Municipale relativi alla sicurezza pubblica per un totale di 7540 euro. Una richiesta anomala, dicono gli organizzatori, sulla quale stanno già cercando di fare chiarezza.
Si tratta infatti dell’approvazione del Regolamento Comunale per i servizi resi dalla Polizia Locale a carico di terzi che “stabilisce che i costi orari del personale di polizia locale debbano essere a carico dei promotori degli eventi dando inoltre atto “che nessun compenso sarà dovuto quando tali eventi sono organizzati dalla stessa Amministrazione Comunale o comunque prevedono la diretta partecipazione dell’Amministrazione.”
Da qui la richiesta della somma. Richiesta che altre organizzazioni vicine al Pride, come Amnesty International, contestano perché, si legge in una nota di Amnesty, “Richiedere il pagamento di una somma per coprire i costi della sicurezza pubblica può creare un grave precedente minando la libertà di manifestazione dei cittadini e delle cittadine. Da ultimo la nostra preoccupazione si estende alle reazioni di omofobia dilagante sui social a
seguito della nota diffusa dall’associazione ARC onlus e ripresa dai quotidiani locali e dal post del
neo eletto sindaco della città”.
“Ci avete già consentito di raggiungere lo straordinario obiettivo di autofinanziare le spese necessarie per questo Sardegna Pride, ma vi chiediamo di continuare ad aiutarci”. Scrivono in una nota. “Quando abbiamo pensato alla raccolta fondi non abbiamo considerato costi imprevisti, come i 7.540 euro di spesa presentataci dalla polizia municipale di Cagliari lunedì. Per questo motivo, nonostante l’obiettivo sia stato apparentemente raggiunto e la ferma opposizione che stiamo portando avanti di fronte a tale tassazione”.
Luigia Mercalli, 110 anni, perla di Sardegna, è tra le dieci persone più longeve d’Italia

Originaria di Carloforte, dove è nata il 17 febbraio 1915, Luigia rappresenta oggi la donna più longeva della Sardegna.
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Luigia Mercalli, conosciuta affettuosamente come Lisetta, ha raggiunto a febbraio scorso il prestigioso traguardo dei 110 anni, e, questo dicembre è entrata di diritto tra le dieci persone più longeve d’Italia. Originaria di Carloforte, dove è nata il 17 febbraio 1915, Luigia rappresenta oggi la donna più longeva della Sardegna.
Insegnante per 46 anni, ha dedicato la vita all’educazione, iniziando con economia domestica, contabilità e merceologia, per poi passare all’educazione tecnica. Trasferitasi a Cagliari nel 1951, ha lasciato un segno indelebile nella comunità scolastica, diventando un punto di riferimento per generazioni di studenti.
Lucida, elegante e sempre sorridente, Lisetta ha condiviso con chi le ha fatto visita scorci della sua lunga esistenza, fatta di momenti felici ma anche di difficoltà straordinarie. Ha vissuto due pandemie – l’influenza “spagnola” e il Covid – e gli anni durissimi della Seconda Guerra Mondiale, durante i bombardamenti del 1943 a Carloforte, quando si prese cura dei feriti e vegliò su chi non ce l’aveva fatta.
“Mi sono sposata a 36 anni, con Luigi Quaquero, senza la c”, precisa con il consueto garbo Luigia, che oggi continua a incarnare forza, vitalità e tempra straordinaria. Le immagini della signora, firmate dal fotografo Pierino Vargiu, ambasciatore della longevità in Sardegna, catturano la grazia e la vivacità di un’ultracentenaria che continua a essere simbolo di eleganza e memoria storica della sua terra.
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