La conferma che si sia trattato di omicidio è arrivata nella notte: il pm lo ha confermato, Adolfo Musini è stato ucciso. L’anziano è stato aggredito e colpito con un oggetto contundente.

La vittima

Il corpo dell’88enne è stato trovato senza vita verso le 19,30 di ieri: era in una stanza, al primo piano del suo appartamento, in un lago di sangue. Per avere la certezza che si sia trattato di un omicidio, pare una rapina finita male, è stato necessario attendere conferma.

Questa mattina poi la svolta: i carabinieri hanno fermato un uomo, un vicino di casa, che è stato portato in caserma per essere interrogato. Sarebbe sospettato di aver ammazzato l’88enne al culmine di una rapina finita male. L’indiziato è un 40enne di Cagliari, pregiudicato. I dettagli dell’operazione nel corso del pomeriggio.

Al Poetto c’è un pezzetto di spiaggia di pochi metri che tutti i cagliaritani, da generazioni, chiamano “il buco”. Si tratta di una striscia di sabbia fra uno degli stabilimenti balneari storici della spiaggia dei centomila, il Lido e quello della Marina Militare.

Qui la sabbia è rimasta, come un tempo, bianchissima e finissima: le due strutture parallele degli stabilimenti hanno permesso che si mantenesse quasi intatta, pre-ripascimento.

Questo piccolo angolo di nessuno, in realtà è sempre stato di tutti: spesso utilizzato per entrare di straforo al Lido senza pagare il biglietto, qui vige da sempre un ordinato disordine. Niente ombrelloni monocolore piantati a pochi cm di distanza come negli stabilimenti lì vicino, niente guardiani pronti a controllare l’acquisto o meno del biglietto d’ingresso, niente di niente, solo sole, spiaggia, mare.

Un luogo di ricordi per generazioni di cagliaritani che lo hanno sempre vissuto come spazio libero e comunitario. Un “buco” che viene vissuto ancora oggi, fragile e prezioso, come simbolo del Poetto di un tempo che ancora resiste.