(VIDEO) Apocalypse now? No, Decimomannu. Pili: “Così arriva la ministra M5S. Spreco di Stato”

Il video è stato pubblicato da Mauro Pili che parla esplicitamente di «spreco di Stato» in occasione dell'arrivo nella base militare della ministra della Difesa Elisabetta Trenta.
Potrebbe sembrare la scena iniziale del celebre film di Francis Ford Coppola “Apocalypse Now”, e invece si tratta della base Aeronautica di Decimomannu durante Joint Stars 2019, la più grande esercitazione militare dell’anno in Italia.
Il video è stato pubblicato da Mauro Pili che parla esplicitamente di «spreco di Stato» in occasione dell’arrivo nella base militare della ministra della Difesa Elisabetta Trenta.
«Ma non erano quelli che volevano tagliare i costi degli armamenti – attacca Pili -. Quanto è costata questa ennesima messa in scena? Perché un ministro di stato si muove in incognita, senza alcuna comunicazione? Trattano la Sardegna come una colonia, ignorano anche le modeste istituzioni regionali, scavalcate senza reciproca dignità Ecco cosa sta succedendo a Decimomannu adesso!».
++++ ecco lo spreco di Stato – arriva il ministro della difesa A Decimomannu va in scena la pagliacciata dell’arrivo del ministro dei 5 stelle Ma non erano quelli che volevano tagliare i costi degli armamenti Quanto è costata questa ennesima messa in scena?Perché un ministro di stato si muove in incognita, senza alcuna comunicazione? Trattano la Sardegna come una colonia, ignorano anche le modeste istituzioni regionali, scavalcate senza reciproca dignità Ecco cosa sta succedendo a Decimomannu adesso!
Gepostet von Mauro Pili am Donnerstag, 30. Mai 2019
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“Ciao Mariano”: tantissimi giovani a Sestu ai funerali del 16enne trovato senza vita a Su Siccu

La morte di Mariano ha lasciato un vuoto profondo tra i suoi coetanei, che oggi si sono trovati a confrontarsi con la crudeltà di un destino che ha portato via uno di loro nel pieno della giovinezza, quando tutto sembrava ancora da scrivere.
Una folla immensa, il silenzio interrotto solo dalle lacrime e dai singhiozzi, un cielo colmo di palloncini bianchi e un unico, semplice messaggio: “Ciao Mariano”. Si sono svolti oggi pomeriggio, nella chiesa di San Giorgio Martire di Sestu, i funerali di Mariano Olla, il giovane di 16 anni trovato senza vita sabato mattina nelle acque tra Su Siccu e il lungomare di Sant’Elia, a Cagliari.
Attorno al feretro, coperto da fiori bianchi, si è stretta una comunità intera, colpita nel profondo da una tragedia che ha scosso tutti. Decine e decine di amici, coetanei, compagni di scuola e semplici cittadini hanno affollato la chiesa e lo spazio antistante, in un silenzioso e composto abbraccio alla famiglia del ragazzo. Mariano aveva appena terminato la terza classe dell’Istituto “Meucci” di Cagliari.
La cerimonia è stata officiata dall’arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi, affiancato dal parroco don Sergio Manunza e da altri due sacerdoti. Proprio don Manunza ha introdotto il rito con la recita del Padre Nostro, pronunciato a voce bassa sulla soglia della chiesa, in un momento carico di emozione.
Durante l’omelia, monsignor Baturi ha scelto parole che potessero offrire un briciolo di conforto nel dolore: «È difficile comprendere la morte, ancor più quella di un giovane. È il mistero della vita, che può finire anche troppo presto. Ma Gesù, passando per la morte, ci mostra che dove l’uomo non può più arrivare, Dio ci aspetta. Nessuna vita è sprecata. I morti non si perdono: restano in noi, come Mariano, in attesa di un nuovo incontro».
Al termine della funzione, il feretro è stato accompagnato in corteo verso il cimitero del paese. Ad accompagnare l’ultimo saluto, un lancio di palloncini bianchi che si sono levati nel cielo grigio del tardo pomeriggio, mentre gli applausi rotti dalle lacrime hanno segnato un commiato doloroso ma pieno d’amore. La morte di Mariano ha lasciato un vuoto profondo tra i suoi coetanei, che oggi si sono trovati a confrontarsi con la crudeltà di un destino che ha portato via uno di loro nel pieno della giovinezza, quando tutto sembrava ancora da scrivere. Oggi, a Sestu, il tempo si è fermato per ricordarlo.

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