Il burbero Nonnino Jack: 17 anni, cieco e sordo ma con tanta voglia di coccole e amore

Nonnino Jack è un grande guerriero: 17 anni di vita, un passato triste e pesante. Ora, dopo averne viste tante, si è completamente lasciato andare alle cure e alle coccole delle volontarie del rifugio di Gonnosfanadiga, Amici degli Animali. Lui e i 230 cani ospiti della struttura hanno bisogno di tanto aiuto
“E arrivata la sera lo porti a letto come un bimbo. Non vede, non sente e quasi non cammina più. Lui, così burbero e deciso ora si lascia trasportare e cerca le coccole”, questa la commovente descrizione di Nonnino Jack fatta da Caterina Uccheddu, responsabile del rifugio di Gonnosfanadiga, Amici degli Animali.
Jack è un grande guerriero: nella sua lunga vita ha combattuto tante e tristi battaglie ma ora, a 17 anni, si sta abbandonando alle cure delle volontarie del rifugio. Passa le sue giornate a riposo, in attesa della pappa e delle cure per alleviare i dolori legati alla sua età.
Ora ha solo bisogno di attenzioni, cure, affetto, tante coccole, come tutti gli anziani. Insieme a Nonnino Jack al rifugio di Gonnosfanadiga vivono 230 cani di cui tantissimi anziani e malati. Per aiutare le volontarie e avere informazioni, 3486995817 www.amicideglianimali.net.
Saralina, lasciata morire pelle e ossa e malata: «È la prova vivente dell’indifferenza»

Chiunque voglia aiutare Saralina può contattare la LIDA Sezione Olbia: 3334312878 - [email protected]
Arrivata al rifugio “I Fratelli Minori” di Olbia, Saralina è uno scheletro con il cuore ancora pieno di voglia di vivere. I suoi occhi raccontano una storia fatta di abbandono, fame e silenzio, il silenzio di chi l’ha vista passare per strada e ha scelto di voltarsi dall’altra parte.
«È magra da far paura, sembra disegnata a matita – raccontano le volontarie – chissà da quanto tempo non mangiava. Quando l’abbiamo accolta, ci ha guardate come se non ci credesse. Come se non capisse cosa volesse dire essere finalmente al sicuro».
Le analisi hanno confermato la leishmaniosi e una grave anemia, ma per ora non è necessaria una trasfusione. I volontari si dicono sollevati, ma anche consapevoli che la strada per la ripresa sarà lunga.
«Ha già sofferto troppo. Non dovrebbe pagare lei il prezzo dell’indifferenza umana. Ma è viva, e questo per noi è già una battaglia vinta. Ora tocca a noi fare il resto».
Saralina è l’ennesimo simbolo di una società che anestetizza le emozioni e normalizza la crudeltà dell’abbandono. «L’indifferenza è la malattia peggiore. Nasconde la sofferenza sotto una coperta di silenzio. Ma noi quella coperta l’abbiamo tolta, e sotto c’era lei, una creatura stremata ma non piegata».
Da oggi Saralina ha un cuscino, una ciotola piena, cure veterinarie e braccia che la stringono. Ha una possibilità. «E se anche questa storia è un pugno nello stomaco, allora è il momento di svegliarsi. Perché Saralina merita più di uno sguardo pietoso: merita una nuova vita». Chiunque voglia aiutare Saralina può contattare la LIDA Sezione Olbia: 3334312878 – [email protected]
www.lidasezolbia.it/donazioni
Spedizioni: LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori, via Dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000: 01976050904

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