Il Cagliari si ferma a Bologna e non porta avanti con costanza i passi avanti della scorsa settimana. Gli uomini di Mihajlovic si impongono per 2-0, ma avrebbero meritato anche qualche segnatura in più. Sulla strada delle punte di casa ci si è messo un Cragno formato super, in grado di parare il possibile e l’impossibile. Poco da segnalare invece da parte dei ragazzi di Maran: a parte due occasioni di Joao Pedro (una traversa colta), non è stato offerto molto altro se non tanta confusione. Ora si assottiglia a 6 lunghezze la differenza tra le due compagini.

CRONACA.

Il Cagliari si presenta con poche novità rispetto alle ultime uscite. Maran semplicemente sostituisce i due squalificati Cigarini e Faragò con Bradaric e Padoin, davanti Joao Pedro e Pavoletti vengono assistiti da Barella. Calcio d’avvio dei rossoblù con gli affondi di Pellegrini sulla fascia sinistra a mettere alla berlina Mbaye. Occasionissima per il Bologna al 5′ con Santander che colpisce bene un cross basso di Dijks, Cragno è preparato alla deviazione. Il portiere cagliaritano si oppone anche al destro al volo di Palacio, poi deve salvare la propria porta su un retropassaggio piuttosto superficiale di Pisacane. Lo squillo di Joao Pedro all’11 conforta Maran, la palla va sopra la traversa ma scrolla i suoi ragazzi da qualche minuto di affanno. Il tiro di Dzemaili dal limite non impensierisce Cragno, i padroni di casa riescono a proporsi con più continuità rispetto ad un Cagliari un po’ confusionario in fase di ripartenza. Un recupero di Pellegrini al 28′ consente a Barella di trovare lo spazio centrale per presentarsi davanti a Skorupski, il portiere polacco respinge la conclusione del talento cagliaritano. Pisacane salva su un cross di Palacio ma rischia l’autogol, poi al 32′ l’arbitro Irrati chiama il calcio di rigore per un tocco di braccio di Bradaric in area: Pulgar spiazza Cragno e apre il punteggio sull’1-0. Il Cagliari risponde poco dopo con un cross di Barella, Joao Pedro si issa quanto basta per colpire a botta sicura ma la palla si stampa sulla traversa. Il primo tempo si conclude senza ulteriori sussulti a favore dei padroni di casa.

Primo cambio per Maran: Despodov rileva Padoin, Barella arretra a centrocampo. Vicino al gol Palacio al 48′ con un destro a giro che Cragno smanaccia in angolo. Si scatena una disputa al centro del campo dopo un fallo di Bradaric, si susseguono spinte e testa a testa che l’arbitro risolve con qualche cartellino. I padroni di casa spingono meglio, mettendo in affanno il centrocampo e la difesa rossoblù: Palacio, Danilo e Dzemaili puntano la porta cagliaritana ma non sono efficaci. Al 59′ il destro potente di Dzemaili non è altrettanto preciso, poi ci sono le manone di Skorupski a negare il pareggio a Joao Pedro dopo un ennesimo cioccolatino di Srna dalla destra. La reazione degli emiliani è veemente, nel giro di due minuti trovano ben due occasioni: prima Palacio e Dzemaili chiudono un contropiede servendo a Orsolini l’onore del raddoppio, ma c’è ancora un Cragno impenetrabile; a seguire Sansone si libera sulla sinistra e calcia con forza, ancora una volta il portiere cagliaritano non si fa sorprendere. Entra Thereau per Bradaric, Maran prova il tutto per tutto con quattro punte contemporaneamente in campo. Al 76′ arriva il raddoppio degli uomini di Mihajlovic: palla dentro di Sansone, Soriano elude Pisacane e scaglia la palla alle spalle di Cragno. Il Cagliari prova ad offrire una piccola reazione ma è soprattutto confusionaria in fase avanzata e non trova alcun tiro in porta. Entra Birsa per Joao Pedro, ma non cambia nulla fino alla fine: il Bologna vince 2-0.

TABELLINO.

Bologna (4-3-3): Skorupski; Mbaye, Lyanco, Danilo, Dijks; Dzemaili, Pulgar, Soriano; Sansone (al 82′ Svanberg), Santander (al 21′ Orsolini), Palacio (al 84′ Falcinelli). All. Mihajlovic

Cagliari (4-3-1-2): Cragno (7); Srna (5.5), Pisacane (4.5), Ceppitelli (5), Pellegrini (5.5); Padoin (5) (al 45′ Despodov 5), Bradaric (5) (al 69′ Thereau 4), Ionita (5); Barella (5); Pavoletti (sv), Joao Pedro (5.5) (al 82′ Birsa sv). All. Maran (5)

Arbitro: Massimiliano Irrati di Firenze

Gol: Pulgar (33′), Soriano (76′)

Ammoniti: Barella (50′), Bradaric (50′), Dzemaili (50′), Srna (56′), Pellegrini (69′)

Note: recupero 2′ e 4′

La Sardegna, terra di storia millenaria e natura incontaminata, nasconde tra le sue pieghe creature affascinanti e ancora poco conosciute. Una di queste è l’Amblyocarenum nuragicum, un ragno botola la cui scoperta, annunciata nel 2014, ha entusiasmato il mondo dell’aracnologia. Questo ragno, chiamato ragno botola nuragico in onore della civiltà che ha segnato profondamente l’isola, è una specie endemica della Sardegna, rendendola un vero e proprio gioiello della biodiversità locale.

Foto realizzata da Paolo M

L’annuncio ufficiale è arrivato sulle pagine di Arachnology, il bollettino della Società Aracnologica Britannica, a seguito di uno studio meticoloso iniziato nel 2007. Nonostante fosse noto da tempo, l’animale era stato spesso confuso con un altro ragno botola, il Cteniza sauvagesi, e non era mai stato classificato in modo autonomo. La sua unicità, però, è stata finalmente riconosciuta, e la sua presenza è stata rilevata in una vasta gamma di habitat, dalle pinete e la macchia mediterranea fino agli oliveti e i giardini, dal livello del mare fino a 1100 metri di altitudine.

Il ragno botola nuragico è un ragno di medie dimensioni, con un aspetto compatto e massiccio. I maschi, di solito più grandi, misurano tra i 17 e i 25 mm, mentre le femmine si aggirano tra i 13 e i 17 mm.

Foto realizzata da Paolo M

La caratteristica più affascinante di questo ragno è il suo stile di vita. Si tratta, infatti, di un ragno botola, un abile costruttore che scava tane nel terreno e le sigilla con un opercolo, una sorta di portello fatto di terra e seta, che assomiglia a una botola. Quando una preda ignara si avvicina, il ragno esce fulmineamente per attaccarla. A differenza del Cteniza sauvagesi, il cui opercolo è spesso e tronco-conico, quello del ragno botola nuragico è sottile e morbido.

I maschi di questa specie, solitamente, si avventurano fuori dalle loro tane nei mesi estivi alla ricerca di una femmina con cui accoppiarsi. È importante notare che, nonostante il suo aspetto imponente e il suo metodo di caccia aggressivo, il ragno botola nuragico è completamente innocuo per l’uomo.

La scoperta di questa specie, endemica della Sardegna, ci ricorda l’importanza di continuare a esplorare e proteggere la biodiversità del nostro pianeta. Il ragno botola nuragico è una testimonianza vivente della ricchezza naturale dell’isola, un tesoro nascosto che merita di essere conosciuto e preservato.