La foto: ricordi d’infanzia di primavera. Quando una semplice “succiosa” può diventare poesia

Un bellissimo ricordo di una primavera di tanti e tanti anni fa. Il professore da un consiglio all'alunno. Quello stesso alunno ricorda ancora oggi le sue parole e riesce a rendere poesia il racconto su una semplice "succiosa"
Un dialogo tra un professore e l’alunno, in primavera, tanti anni fa. Un ricordo che è rimasto sempre nel cuore di Marcello Atzeni, giornalista e scrittore, che non hai dimenticato quelle parole scambiate in un giorno di sole. Dove le protagoniste sono le “succiose” (acetosella), il sempre presente fiore a stelo lungo tipico di questa stagione.
– Conosci questi fiori?
– Sì, professore. Ogni volta che vado nel giardino di mio prozio, mi succhio una dozzina di steli.
– Ti consiglio di non farlo. Hanno acido ossalico che può interagire con il calcio, dando vita all’ossalato di calcio, il quale provoca la formazione di calcoli renali. Te ne ricorderai?
– Mi ricorderò. Ma continuerò, quando ne avrò voglia, a suggere l’acido dagli steli. Così penserò a lei e a tutto quello che mi ha insegnato. Grazie.

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