Al via la ventunesima giornata del campionato di Prima Categoria, la quarta del girone di ritorno. Il Serramanna Calcio, reduce dal successo casalingo contro l’Atletico Lotzorai, si prepara alla sua quinta trasferta in Ogliastra. Domenica 10 febbraio rotta a Ilbono, contro i locali in penultima posizione in classifica. Fischio di inizio alle 15, arbitro della gara il signor Nicolò Fronteddu della sezione di Nuoro.

Per la capolista una sfida pesante,  con l’Ilbono rinvigorito dal pareggio strappato la settimana scorsa al Quartu 2000. Per l’Ilbono, comunque, tre settimane importanti, fatte da cinque punti salvezza raggranellati fra le mura amiche e in trasferta. Il campo Ulestri promette battaglia, con la tifoseria pronta a inondare le tribune per sostenere la squadra in un delicato crocevia verso la permanenza in Prima Categoria.

Dall’altra parte, il Serramanna Calcio nella giornata scorsa ha dato la dimostrazione che anche senza i suoi pezzi pregiati è in grado di portare a casa vittorie sostanziose. L’assenza di Medda, Aretino e Amorati non hanno impedito ai biancazzurri di demolire l’Atletico Lotzorai, con Zippo salito alla ribalta della cronaca con il suo eurogol.

Per Carracoi domani, però, un’altra domenica di passione. Come già previsto, rimane indisponibile William Amorati. Il bomber numero 9 è fermo ai box per infortunio e forse potrebbe ritornare utile per la prossima sfida al Coppi contro il Cardedu. Per il mister di Sardara l’altra tegola è Francesco Frau fermatosi in settimana e quasi al cento per cento out nella sfida di domani.  Come fuori quota, dunque, potrebbe spuntare il nome di Cocco o di Ortu. In aggiunta, la squalifica per due giornate inflitta a Davide Secci. Nel match contro l’Atletico Lotzorai, il numero diciotto, entrato nel secondo tempo, ha perso la testa e le sue parole pesanti, in un ingiustificabile momento di blackout, non sono piaciute all’arbitro Fronteddu che ha estratto il rosso diretto.

Ecco dunque che Fabrizio Carracoi deve necessariamente inventarsi qualcosa per definire la formazione che scenderà in campo in Ogliastra. Tra i pali, la possibilità di scegliere fra Concas e il recuperato Secci, mentre in difesa dovrebbe rientrare Pietro Aretino. Dubbi, seppur leggeri, su Filippo Lai, fermatosi nella rifinitura di venerdì. Per l’88 si pensa a un semplice affaticamento. Al centrocampo si rivedrà Michel Medda, al fianco di Frongia e Silva Soares. In attacco, per forza di cose, il tandem Meloni-Coccodi. Ancora spazio, dunque, dal primo minuto, al numero 10, autore di una generosa prestazione, condita dal gol, nell’ultima giornata. Dietro il duo, Filippo Atzeni “Zippo”, sempre più pilastro della compagine mediocampidanese.

Ogni settimana, nel campo di tiro della UISP Cagliari, si ripete un appuntamento che va ben oltre l’allenamento sportivo. Almeno dieci arcieri non vedenti si ritrovano per condividere tempo, tecnica ed emozioni. Hanno età diverse – dai 28 agli 85 anni – ma sono uniti dallo stesso obiettivo: scoccare una freccia e ritrovare, in quel gesto preciso e consapevole, la soddisfazione di una conquista personale.

A rendere possibile tutto questo è Oltre gli ostacoli ASD, associazione affiliata UISP, da anni impegnata nella promozione dello sport come strumento di inclusione e autonomia per le persone con disabilità visiva. A coordinare il progetto è Santino Gitto, vera anima organizzativa delle attività, che insieme agli istruttori specializzati ha costruito un percorso capace di unire competenza tecnica e attenzione alla persona.

Nel campo di tiro, ogni dettaglio è pensato per rendere l’esperienza accessibile: dall’accompagnamento verbale alla cura della postura, fino alla gestione del ritmo e dell’ascolto del proprio corpo. Il tiro con l’arco diventa così una disciplina in cui concentrazione, fiducia e sensibilità sostituiscono la vista, trasformando il limite in una nuova possibilità.

«Qui ognuno impara a tirare secondo le proprie possibilità – spiega Gitto – ma soprattutto impara a credere in sé stesso. Lo sport è un linguaggio potentissimo, e quando è accessibile diventa anche un modo per sentirsi parte di una comunità».

I risultati, infatti, non tardano ad arrivare. Molti degli arcieri non vedenti che si allenano a Cagliari partecipano oggi a eventi e competizioni insieme ad atleti normodotati, dimostrando una tecnica solida e una determinazione che va oltre ogni pregiudizio. Ma al di là delle gare, ciò che colpisce di più è il clima che si respira durante gli allenamenti: un gruppo unito, affiatato, che ha trasformato il tiro con l’arco in un rito settimanale di amicizia, crescita personale e divertimento.

Lo sguardo è già rivolto al futuro. Il progetto di Oltre gli ostacoli punta a crescere ancora, coinvolgendo nuovi partecipanti e ampliando le attività, per dimostrare che lo sport può e deve essere davvero di tutti. Perché, come insegnano questi arcieri, anche senza vedere il bersaglio si può trovare il centro.