Il Cagliari si inchina ancora una volta all’Atalanta tra le mura amiche, questa volta è Hateboer a firmare l’1-0 finale. I rossoblù hanno attuato una buona lettura tattica della sfida, contenendo uno dei migliori attacchi della Serie A. Solo dopo lo svantaggio ha iniziato a farsi notare in fase avanzata ed ha rischiato il pareggio in pieno recupero con un colpo di testa di Alessandro Deiola che si è infranto sulla traversa.

Non molto fortunato Rolando Maran che oltre alla sconfitta deve fare i conti con gli infortuni di Valter Birsa (sospetta frattura ad un braccio) e Cyril Thereau (probabilmente fermato da uno stiramento alla coscia sinistra).

CRONACA.

Non smette di stupire Rolando Maran che decide di sostituire lo squalificato Barella col rientrante Deiola e di affidarsi alla difesa a tre per la prima volta nella stagione. Calcio d’avvio per l’Atalanta che si trova davanti un Cagliari molto compatto e disposto a non lasciare spazio al palleggio avversario. Il primo tiro della gara lo prova Gomez senza molto slancio al 7′, Faragò cerca di sorprendere Berisha da centrocampo – il portiere si trovava fuori dai pali. Birsa è costretto ad uscire al 12′ a causa di un problema al polso, Joao Pedro al suo posto. Sono i neroazzurri a dirigere la sfida e ad andare vicinissimi al gol con un col di testa di Pasalic sul quale Cragno risponde pronto, gli uomini di Maran contengono con ordine e qualche sprazzo offensivo ai lati con Faragò e Padoin. Un colpo di testa di Dijmsiti al 35′ mette i brividi, poi Cragno respinge in angolo un destro a giro da calcio da fermo di Gomez. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

Dopo cinque minuti dall’inizio del secondo tempo, l’Atalanta va in vantaggio: break sulla sinistra di Castagne e De Roon, il cross alto finisce giusto giusto sulla testa di Hateboer che supera Cragno. Il Cagliari potrebbe pareggiare a stretto giro di posta quando Joao Pedro supera due uomini di Gasperini e serve il tap-in di Pavoletti, Berisha e Palomino salvano in angolo. I rossoblù sembra si siano svegliati e sembra il momento di Faragò per colpire a rete, troppo fiacco il suo sinistro. Gli ospiti raddoppiano al 62′ con Freuler ma l’arbitro Valeri annulla per fuorigioco, fa il suo debutto Thereau al posto di Cigarini. Il francese si presenta con un colpo di testa completamente errato, il pubblico becca Pisacane per i tanti errori compiuti nella sua zona di pertinenza. Pavoletti si divora il pareggio su un taglio pazzesco di Pisacane al 72′, poi fa il suo esordio anche Pellegrini (per Padoin). Tira alto Deiola dal limite, Pasalic scalda con potenza i guantoni di Cragno. Il portiere cagliaritano si supera anche su Ilicic al 79′, poi Thereau è costretto a lasciare i compagni in dieci per un possibile stiramento che lo fa uscire dal campo. Al 91′ Deiola sfiora il pareggio con una traversa pazzesca in occasione di un calcio d’angolo,

TABELLINO.

Cagliari (3-5-2): Cragno (6.5); Pisacane (5.5), Ceppitelli (6.5), Romagna (6); Faragò (5.5), Deiola (6), Cigarini (5.5) (al 64′ Thereau sv), Ionita (5.5), Padoin (5) (al 73′ Pellegrini 5.5); Birsa (sv) (al 13′ Joao Pedro 5.5), Pavoletti (5.5). All: Rolando Maran (5.5)

Atalanta (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, Freuler, De Roon, Castagne; Pasalic, Gomez (al 60′ Ilicic); Zapata. All: Gian Piero Gasperini

Arbitro: Paolo Valeri di Roma

Gol: Hateboer (50′)

Ammoniti: Pasalic (86′)

Note: recupero 2′ e 4′

Sulla strada del Cagliari alla Sardegna Arena domani alle 21 arrivano i bergamaschi, una delle squadre più in forma del momento.

“L’Atalanta è il peggior avversario che potrebbe capitarci in questo momento, sia per il valore della squadra di Gasperini, sia per i grande momento di forma che sta attraversando. Però dobbiamo trasformare quest’occasione in una opportunità, mettere in campo l’energia portata dai nuovi. Dobbiamo dare delle risposte – continua l’allenatore rossoblù – e per questo voglio rivedere il mio Cagliari, quello che quest’anno ha giocato gran parte delle partite a viso aperto anche contro le squadre di alto rango. Dobbiamo mettere in campo la fame di arrivare sul pallone per primi, quel carattere che è l’ago della bilancia per decidere le partite”.