Ultima partita casalinga del 2018 per il Serramanna che saluta il suo pubblico con una vittoria. Contro il Cus Cagliari finisce 2 a 0 e la capolista vola sempre più in alto, a 37 punti. A regolare il match ci pensano William Amorati, rientrato dall’infortunio, e Alessio Meloni, febbricitante in settimana ma eroicamente in campo. Il Cus, comunque, non ha fatto da comparsa, ma nel secondo tempo ci si aspettava una reazione più concreta da parte dei cagliaritani, orfani a inizio ripresa di Mauro Locci.

Serramanna, nelle ore scorse alle prese con i guai fisici di Medda e Meloni, ridisegna la formazione rispetto a una settimana fa. Il numero 11 stringe i denti e parte tra i titolari, ma in posizione più arretrata rispetto agli attaccanti Amorati e Coccodi. Al centrocampo si vede Marco Ena, insieme agli inamovibili Silva e Frongia. Retroguardia, invece, identica, con la conferma di Luca Concas tra i pali.

Cus Cagliari alle prese con defezioni importanti nel reparto difensivo. Unica conferma è Carrone. Spazio allora a Mocci, Grasso e Buttau.

La cronaca

Gara subito dai buoni ritmi, il Cus prova a mettere paura al Serramanna su calcio di punizione, neutralizzato da Concas.  Al quarto minuto, la risposta del Serramanna con un calcio di punizione di Atzeni deviato dalla barriera. Padroni di casa aggressivi, Amorati prova a creare qualche problema agli ospiti che si difendono come possono. Al decimo minuto Silva si inventa un lancio dalla sua metacampo, Meloni serve per Amorati, ma il numero 9 impatta su un difensore cagliaritano. Pochi secondi dopo, Atzeni su calcio piazzato ci va di testa, ma la palla di poco va a lato. Serramannesi sempre padroni del gioco, ma al quarto d’ora la punizione di Silva va troppo alta. Pochi istanti dopo, l’occasione più ghiotta è sui piedi di Amorati, con la palla che passa in mezzo alla difesa, ma il numero 9 si fa chiudere egregiamente da Bonu. Al ventesimo si fa vedere il Cus. Calcio di punizione di Elias dalla destra e palla che arriva a Muscau che però non inquadra la porta. Alla mezz’ora ancora gli ospiti, Elias prova per Grasso sulla sinistra, palla che arriva a Lenzu, defilato, ma Concas non si fa sorprendere. Serramanna controlla sempre la gara ma le occasioni a disposizione sono veramente poche e arrivano nel finale di primo tempo. Ena si mette in proprio e dalla distanza lascia partire un tiro velenoso che il portiere devia in angolo. Silva protagonista al 40esimo con un tiro dalla distanza di poco alto. Al 42esimo ecco però la rete del 1 a 0 serramanese. Coccodi sulla sinistra mette in mezzo, palla che arriva ad Amorati che in qualche modo mette ^dentro. Il primo tempo finisce così, con il vantaggio di misura dei padroni di casa.

Nel secondo tempo prova ad arrotondare il risultato, con il Cus che al settimo minuti deve rinunciare per infortunio a Locci, a cui subentra Murgia. Pochi istanti dopo, Silva scheggia la traversa su punizione. Tra i cagliaritani spazio anche a Matteo Farru, nel tentativo di rinforzare l’assetto offensivo. La partita non brilla per occasioni, il Cus si dimostra comunque una squadra ostica, ma ad accenderla ci pensa Alessio Meloni. Al 19esimo il numero 11 fa da sé, si mangia letteralmente tutta la difesa e confeziona il 2 a 0. Neanche un minuto dopo c’è l’esordio di Filippo Atzeni nelle fila serramanesi, neoacquisto, subentrato a Luca Coccodi. Il Cus prova disperatamente a riaprire la gara, buttando nella mischia anche Mannazzu e Ferri. Padroni di casa ancora avanti, Atzeni prova a sorprendere Bonu da fuori area ma l’estremo difensore è attento. Alla mezz’ora, dentro Michel Medda, al posto di Meloni. Al 33esimo, il Cus prova a riaccendere le speranze. Calcio di punizione di Elias e palla che arriva a Toti ma la conclusione del numero 8 finisce a lato. Nel finale il Serramanna è sempre all’arrembaggio, ma il Cus prova a rovinare la festa con una rasoiata diagonale di Farru, bloccata in sicurezza da Concas. Allo scadere è Filippo Atzeni a impegnare Bonu. Colpo di testa del numero 70, su cross di Aretino, e il portiere che blocca. Al 90esimo Carracoi fa esordire il giovanissimo Federico Cocco, che rileva Frau, ma la partita non ha più niente da dire.

Finisce 2 a 0 per il Serramanna, i gemelli del gol fanno volare alto la capolista, e domenica prossima a Capoterra cercheranno di chiudere l’anno nel migliore dei modi.

La Sardegna, terra di storia millenaria e natura incontaminata, nasconde tra le sue pieghe creature affascinanti e ancora poco conosciute. Una di queste è l’Amblyocarenum nuragicum, un ragno botola la cui scoperta, annunciata nel 2014, ha entusiasmato il mondo dell’aracnologia. Questo ragno, chiamato ragno botola nuragico in onore della civiltà che ha segnato profondamente l’isola, è una specie endemica della Sardegna, rendendola un vero e proprio gioiello della biodiversità locale.

Foto realizzata da Paolo M

L’annuncio ufficiale è arrivato sulle pagine di Arachnology, il bollettino della Società Aracnologica Britannica, a seguito di uno studio meticoloso iniziato nel 2007. Nonostante fosse noto da tempo, l’animale era stato spesso confuso con un altro ragno botola, il Cteniza sauvagesi, e non era mai stato classificato in modo autonomo. La sua unicità, però, è stata finalmente riconosciuta, e la sua presenza è stata rilevata in una vasta gamma di habitat, dalle pinete e la macchia mediterranea fino agli oliveti e i giardini, dal livello del mare fino a 1100 metri di altitudine.

Il ragno botola nuragico è un ragno di medie dimensioni, con un aspetto compatto e massiccio. I maschi, di solito più grandi, misurano tra i 17 e i 25 mm, mentre le femmine si aggirano tra i 13 e i 17 mm.

Foto realizzata da Paolo M

La caratteristica più affascinante di questo ragno è il suo stile di vita. Si tratta, infatti, di un ragno botola, un abile costruttore che scava tane nel terreno e le sigilla con un opercolo, una sorta di portello fatto di terra e seta, che assomiglia a una botola. Quando una preda ignara si avvicina, il ragno esce fulmineamente per attaccarla. A differenza del Cteniza sauvagesi, il cui opercolo è spesso e tronco-conico, quello del ragno botola nuragico è sottile e morbido.

I maschi di questa specie, solitamente, si avventurano fuori dalle loro tane nei mesi estivi alla ricerca di una femmina con cui accoppiarsi. È importante notare che, nonostante il suo aspetto imponente e il suo metodo di caccia aggressivo, il ragno botola nuragico è completamente innocuo per l’uomo.

La scoperta di questa specie, endemica della Sardegna, ci ricorda l’importanza di continuare a esplorare e proteggere la biodiversità del nostro pianeta. Il ragno botola nuragico è una testimonianza vivente della ricchezza naturale dell’isola, un tesoro nascosto che merita di essere conosciuto e preservato.