Resta ancora sconosciuto il nome del candidato sardo di centrodestra alla presidenza della regione. La tanto attesa visita in Sardegna del leader della Lega Matteo Salvini non ha risolto il rebus, anzi, forse lo ha complicato. «Il candidato lo scelgono i sardi», ha dichiarato il vice premier lasciando quindi tutti a bocca asciutta. Ma il nome del prescelto uscirà forse dopo il prossimo tavolo di coalizione, annunciato per il 3 o 4 dicembre.

Nonostante l’ormai solida coalizione di Lega e Partito Sardo d’Azione, Salvini non ha voluto investire il leader del partito sardo, lodandone però pubblicamente fedeltà e crescita di consensi. «Grazie al Partito sardo d’Azione, dove c’è autonomia, identità e orgoglio la Lega c’è» ha detto il leader del Carroccio, «Ringrazio i sardi perché non mi aspettavo una tale accoglienza, c’è aria di cambiamento ciò significa che la sinistra ha fallito, se toccherà a noi governare non possiamo permetterci di sbagliare»

D’altra parte, sul fronte del centrosinistra e del Movimento 5 stelle la scelta dei candidati si fa attendere. Per domani è attesa l’ufficializzazione o meno della candidatura di Massimo Zedda per la coalizione di centro sinistra, mentre per la prossima settimana il M5s conoscerà il nome del suo candidato attraverso il voto online delle regionarie.

Brutta disavventura a Roma per l’assessore regionale all’Industria Emanuele Cani, scivolato dalle scale del ministero delle Imprese e del Made in Italy durante una visita istituzionale.

Nella caduta ha urtato la vetrata monumentale “La Carta del Lavoro” di Mario Sironi (1932), danneggiandone la parte inferiore destra.

L’assessore, illeso, ha espresso rammarico per l’accaduto, definendolo “un incidente del tutto involontario”. Il Mimit e la Sovrintendenza hanno avviato le verifiche per valutare i danni e programmare il restauro dell’opera.