Modifiche al la sosta e al traffico per la Karalis 10. Lo svolgimento della manifestazione sportiva “Karalis 10”, in programma a Cagliari il 30 settembre, porterà alcune modifiche alla viabilità stradale per la stessa giornata, nella fascia oraria 6-12. Nella via Pessagno e nelle altre vie di seguito specificate, dalle 6 alle 12 del 30 settembre, saranno in vigore le seguenti prescrizioni.

Istituzione del divieto di transito al traffico veicolare nelle vie: Pessagno (da via Rockefeller a piazza Puddu), piazza Puddu, corsia di via Pessagno adiacente al muro della fiera (da piazza Puddu alla bretella di raccordo tra viale Ferrara e piazza Marco Polo con conseguente restringimento della carreggiata di questo tratto di strada di via Pessagno), bretella di raccordo tra via Pessagno e via Caboto, Caboto, semi-carreggiata sinistra in direzione Calata dei Trinitari (da viale Diaz a Calata dei Trinitari), Caboto (da Calata dei Trinitari a Calata dei Mercedari eccetto corsia di accesso e di uscita da piazzale sosta antistante Rari Nantes), Caboto (da viale Colombo a Calata dei Mercedari), viale Colombo (corridoio di larghezza pari alla larghezza degli stalli di sosta, da via Barbini a via Caboto), viale Diaz corsia Bus (direzione piazza Scopigno, da via Caboto a via degli Sport), Degli Sport (corridoio di larghezza pari alla larghezza degli stalli di sosta, da viale Diaz a ingresso Campo di atletica Riccardo Santoru).

«Se riuscite a cucinarlo meglio di me, torno in Libano a nuoto». Non usa giri di parole Abbas Ahmad, lo chef e food influencer libanese meglio conosciuto sul web come Habibi Original, per lanciare il guanto di sfida alla Sardegna. Al centro della contesa c’è uno dei re della tavola isolana: l’agnello. Il ristoratore, celebre per il tormentone «Habibi, yalla», ha pubblicato un video diventato immediatamente virale in cui mette alla prova una delle tradizioni gastronomiche più radicate e identitarie della regione.

Nel reel della discordia, lo chef mostra una testa d’agnello preparata secondo la sua personale ricetta: una cottura lentissima di ben dieci ore. Ahmad illustra minuziosamente la tecnica, spiegando che la carne viene avvolta in carta da forno e poi sigillata nell’alluminio, con un avvertimento categorico: «La stagnola non deve mai toccare il cibo».

Ma a far esplodere la polemica non è stata solo la ricetta, quanto il racconto del suo viaggio nell’Isola. L’influencer sostiene infatti di aver girato a lungo la Sardegna alla ricerca del leggendario agnello sardo, senza però averne trovato traccia nei menù: «Neanche un ristorante lo faceva, neanche uno ne abbiamo trovato», ha dichiarato nel video, un’affermazione che ha scatenato l’immediata reazione degli utenti sardi.

Il finale del filmato è una provocazione in piena regola, studiata per stuzzicare l’orgoglio dei pastori e degli chef sardi. «Sfido tutta la Sardegna: se riesci a fare un agnello così, fai un video e taggami. Se sei più bravo, non solo ti promuovo gratis e ti regalo dieci casse di vino libanese, ma torno a casa a nuoto ammettendo che sei migliore di me».

Abbas Ahmad non è nuovo a queste uscite teatrali — marchio di fabbrica del suo personaggio social — ma toccare l’agnello in Sardegna significa toccare un nervo scoperto. Resta ora da vedere se qualche agguerrito ristoratore sardo raccoglierà l’invito, pronto a dimostrare che, sul proprio terreno, la tradizione millenaria dell’Isola non teme alcun “Habibi”.