(VIDEO) Lo schiavo evaso dalla prigione: l’elefante che scappa dal circo e cerca il mare

(VIDEO) Ha eluso la sorveglianza per cercare uno scenario più possibile vicino a quello che naturalmente gli spetterebbe. Il povero elefante è poi stato ricondotto nella sua prigione, il circo Orfei a a Santa Maria del Cedro, Calabria. E la gente, intorno, filmava, divertita un tristissimo spettacolo
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Ennesimo tentativo di fuga da parte di animali del circo. Stavolta ci ha provato un elefante del circo Amedeo Orfei, in Calabria a Santa Maria del Cedro, che ha eluso la sorveglianza per cercare uno scenario più possibile vicino a quello che naturalmente gli spetterebbe. Ha cercato acqua, il refrigerio, lo spazio aperto.
Sempre più spesso, i circensi si dimostrano incapaci di garantire, oltre che il benessere animale, anche la pubblica sicurezza. È importante ricordare, scrivono da Animal Amnesty, che è la terza volta che un elefante del circo Amedeo Orfei si allontana dal suo recinto, alla ricerca della libertà.
Poi, tristemente, lo schiavo è stato ricondotto dal suo carceriere nella cella, pronto ad essere nuovamente fotografato da chi non si rende conto della vita contro natura che l’animale e con lui tanti altri, sta conducendo.
In Sardegna esiste un esemplare di “albero della morte” di 15 metri: sapete dove?

Cresce lentissimo, ma può vivere per millenni: il suo tronco cavo e i ricacci che lo rivestono gli conferiscono un aspetto da albero delle leggende, affascinante… e pericoloso da troppo vicino.
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A 850 metri di quota, vicino alla storica villa Piercy, si erge un tasso millenario alto 15 metri, con un tronco cavo di oltre 7,7 metri di circonferenza. Questo sempreverde, noto come “albero della morte”, deve il soprannome alla tassina, una sostanza mortale presente in ogni parte della pianta, tranne nella polpa rossa dell’arillo.
Gli arilli, inizialmente verdi e poi di un rosso vivo, sembrano dolci bacche, ma racchiudono un seme altamente tossico. Le sue foglie aghiformi sono verde scuro sopra e più chiare sotto; la corteccia, rossastra, si sfalda con l’età.
Cresce lentissimo, ma può vivere per millenni: il suo tronco cavo e i ricacci che lo rivestono gli conferiscono un aspetto da albero delle leggende, affascinante… e pericoloso da troppo vicino.

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