Cagliari: nel corso dei servizi di controllo del territorio, finalizzati al contrasto dei reati predatori su strada, sono stati operati 2 arresti in flagranza dei reati di furto con destrezza, porto abuso di armi (coltello) e resistenza a pubblico ufficiale.

A mezzanotte e mezzo circa, a Cagliari, i militari dipendente n.o.r.m. -aliquota radiomobile, hanno tratto in arresto, nella flagranza dei reati di furto con destrezza e resistenza a pubblico ufficiale, Ceesay Arona, nato in Gambia nel 2000, residente a Capoterra, disoccupato, incensurato. L’uomo, alle 23 circa, in piazza San Sepolcro, approfittando di un momento di distrazione di una turista (cl. 1993 di Tortolì), si impossessava della sua borsa asportando dall’interno della stessa dei contanti (poco meno di € 50), per poi darsi alla fuga. L’uomo veniva poco dopo bloccato dai militari, intervenuti su allarme 112 e, al fine di sottrarsi al controllo, strattonava con violenza i militari venendo, pertanto, tratto in arresto. Dopo le formalità di rito, veniva trasferito e ristretto presso le camere di sicurezza di via Nuoro in attesa del rito direttissimo, previsto per la mattinata odierna.

Alle ore 5, a Cagliari, militari stazione di Pirri hanno tratto in arresto, nella flagranza dei reati ascritti in titolo, Giuseppe Caredda, pizzaiolo cl. 1984 di Cagliari, con precedenti. L’uomo, alle 3,30, notato da militari operanti nei pressi di un noto luogo di spaccio di sostanze stupefacenti, il locale “Number One” in via santa Maria Chiara a Pirri e sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico tipo “pattadese” della lunghezza di cm. 20, di cui cm. 9 di lama. Al fine di ostacolare le operazioni di controllo, l’uomo spintonava, minacciava ed oltraggiava i militari che, pertanto, lo traevano in arresto. Dopo le formalità di rito, veniva condotto direttamente presso il tribunale di Cagliari in attesa del rito direttissimo.

La spiaggia dei cagliaritani, il Poetto, ha un nome bellissimo che suggerisce etimologie molto suggestive, romantiche e affascinanti, in linea con la bellezza dei luoghi.

Sull’origine del nome con cui viene chiamata la spiaggia cittadina però ci sono tante teorie. La prima lo associa alla “Torre del Poeta”, diroccata torre aragonese di difficile accesso situata sul promontorio della Sella del Diavolo. Ma anche le altre tesi fanno derivare il nome dalla dominazione catalano-aragonese dell’isola.

Il termine pohuet, in catalano significa pozzetto e di pozzetti e cisterne per la conservazione dell’acqua piovana proprio la Sella del Diavolo era pienissima in passato. Questa tesi, se non altro per una motivazione linguistica, appare la più plausibile.

Da non scartare l’ultima ipotesi quella che vede la parola Poetto come evoluzione storica e italianizzata della parola spagnola puerto e di quella sarda puertu, entrambe stanti a significare “porto”. E si sa, il Poetto prima di diventare soprattutto una spiaggia, è stata per secoli principalmente un porto.