Ritrovata la madre di Selvaggia Lucarelli. Prima l’appello: “Ha l’Alzheimer: aiutateci”
La madre della giornalista si trovava all'ospedale per una visita, ha lasciato l'edificio senza essere vista. In tarda mattinata è stata ritrovata.
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«Mia mamma è in Abruzzo, a Vasto. Oggi pomeriggio alle 14,00 è andata all’ospedale del centro di Vasto perché si era fatta male a un gomito. L’hanno fasciata e lasciata in una stanza per fare una risonanza. Mio padre si è allontanato. Mia mamma non ha mai fatto quella risonanza e da quel momento è sparita. Soffre di Alzheimer, non si era mai persa». Questo l’annuncio sulla pagina Facebook della giornalista Selvaggia Lucarelli che aveva chiesto aiuto a chiunque avesse visto sua madre, ieri, allontanarsi dall’ospedale nel quale si era recata per una visita.
Oggi per fortuna la storia ha avuto un epilogo felice. È la stessa giornalista a raccontare il tutto: «Mia madre è stata ritrovata ora dall’elicottero dei vigili del fuoco, era nei pressi di Monteodorisio camminando nelle campagne. Sta bene. Grazie a tutti. In modo particolare ringrazio i sindaci di Vasto e Cupello, la polizia, il maggiore Consales dei carabinieri (e i carabinieri tutti), le squadre della protezione civile, i volontari delle squadre cinofile, l’assessore Silvio Paolucci, le persone che con le loro giuste segnalazioni hanno permesso di circoscrivere la zona delle ricerche, tutte le persone che hanno condiviso il post e soprattutto i vigili del fuoco credo del comando provinciale di Chieti che l’hanno trovata. (ringrazio Igor, il pilota! ) Dimentico senz’altro qualcuno, mi scuso, ma è stata una lunga notte».
Lite Furiosa in Cagliari-Roma: Folorunsho e Hermoso, insulti e gesti in un finale rovente

Tutto nasce dal contatto in area tra Palestra e un difensore giallorosso.
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Il finale di Cagliari-Roma si è trasformato in un vortice di nervosismo, culminato nella lite – diventata virale – tra Folorunsho e Hermoso. Un faccia a faccia teso, tra insulti, mani davanti alla bocca e gesti minacciosi, esploso dopo il rigore reclamato dai rossoblù e poi negato dall’arbitro.
Tutto nasce dal contatto in area tra Palestra e un difensore giallorosso: l’azione sembrava indirizzare il Cagliari verso il possibile penalty, ma il direttore di gara ha giudicato regolare l’intervento. Da lì la miccia si è accesa.
Nel parapiglia, Folorunsho e Hermoso si affrontano a pochi centimetri di distanza: il cagliaritano si copre la bocca con le mani, ma quando si allontana il labiale sembra tradire insulti pesanti, alcuni dei quali – secondo i video circolati online – diretti persino alla madre del giocatore spagnolo. Le immagini hanno invaso i social in pochi minuti, accendendo una marea di commenti e polemiche.
L’arbitro decide per il cartellino giallo a entrambi, senza riuscire però a raffreddare gli animi. Pochi minuti più tardi, un nuovo caso: Palestra mette il pallone verso la linea laterale per fermare il gioco e permettere i soccorsi a un compagno, ma Hermoso intercetta la palla prima che esca e riparte lungo la fascia. Una scelta che fa infuriare tutta la panchina e i giocatori rossoblù, che lo circondano immediatamente.
La Roma, per ristabilire la calma, finirà poi col restituire volontariamente il pallone. Un epilogo incandescente che ha avvelenato il post-partita e alimentato un acceso dibattito online, a conferma del clima teso che ha accompagnato tutta la parte finale del match.
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