Ritrovata la madre di Selvaggia Lucarelli. Prima l’appello: “Ha l’Alzheimer: aiutateci”
La madre della giornalista si trovava all'ospedale per una visita, ha lasciato l'edificio senza essere vista. In tarda mattinata è stata ritrovata.
«Mia mamma è in Abruzzo, a Vasto. Oggi pomeriggio alle 14,00 è andata all’ospedale del centro di Vasto perché si era fatta male a un gomito. L’hanno fasciata e lasciata in una stanza per fare una risonanza. Mio padre si è allontanato. Mia mamma non ha mai fatto quella risonanza e da quel momento è sparita. Soffre di Alzheimer, non si era mai persa». Questo l’annuncio sulla pagina Facebook della giornalista Selvaggia Lucarelli che aveva chiesto aiuto a chiunque avesse visto sua madre, ieri, allontanarsi dall’ospedale nel quale si era recata per una visita.
Oggi per fortuna la storia ha avuto un epilogo felice. È la stessa giornalista a raccontare il tutto: «Mia madre è stata ritrovata ora dall’elicottero dei vigili del fuoco, era nei pressi di Monteodorisio camminando nelle campagne. Sta bene. Grazie a tutti. In modo particolare ringrazio i sindaci di Vasto e Cupello, la polizia, il maggiore Consales dei carabinieri (e i carabinieri tutti), le squadre della protezione civile, i volontari delle squadre cinofile, l’assessore Silvio Paolucci, le persone che con le loro giuste segnalazioni hanno permesso di circoscrivere la zona delle ricerche, tutte le persone che hanno condiviso il post e soprattutto i vigili del fuoco credo del comando provinciale di Chieti che l’hanno trovata. (ringrazio Igor, il pilota! ) Dimentico senz’altro qualcuno, mi scuso, ma è stata una lunga notte».
Uno splendido Falco Pecchiaiolo salvato e liberato a Molentargius
Questo esemplare, con un'apertura alare di 130 centimetri, non presentava traumi, ma era esausto a causa del lungo viaggio migratorio dall'Africa all'Europa per la nidificazione
Uno dei rapaci soccorsi recentemente dal Corpo Forestale è stato rilasciato nel Parco regionale di Molentargius dal personale della Stazione di Cagliari.
Il rapace era stato recuperato nell’area di Molentargius e portato al Centro regionale recupero fauna selvatica di Monastir dell’agenzia Forestas per ricevere le cure necessarie. Questo esemplare maturo, con un’apertura alare di 130 centimetri, non presentava traumi, ma era semplicemente esausto a causa del lungo viaggio migratorio dall’Africa all’Europa per la nidificazione. Una volta liberato, il falco ha ripreso il volo senza problemi.
Normalmente, il falco pecchiaiolo segue una rotta migratoria che passa per la Sicilia e la Calabria, attraversando lo stretto di Messina. In queste zone, il falco, insieme ad altri rapaci, è spesso minacciato da abbattimenti illegali ad opera dei bracconieri, contrastati da campi di sorveglianza organizzati con il supporto degli ambientalisti.
Il salvataggio di questo rapace in Sardegna, reso possibile grazie alla collaborazione dei cittadini, è significativo per la conservazione della specie, protetta dalla direttiva uccelli dell’Unione europea, dalla CITES e dalle convenzioni di Berna e Bonn.
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