Gaeta, porta la foto della moglie deceduta sul lungomare per “guardare” il mare insieme

Chissà per quanti anni quest'uomo e la moglie si sono seduti su quel muretto, ad ammirare l'orizzonte respirando l'odore del mare.
«Sono giorni che viene non conosco questa splendida persona so soltanto che il suo è stato sicuramente un grande amore. L’ho visto piangere e credo che uomini del genere non nascano più. Un abbraccio forte caro amico sei un grande uomo». Con questo messaggio Giorgio Moffa ha pubblicato su Facebook una delle foto più belle e commoventi degli ultimi anni, che ha fatto il giro del web con migliaia di commenti e condivisioni.
Un uomo anziano solo davanti al mare, sul lungomare di Gaeta, nel Lazio. Solo si fa per dire, perché insieme a lui, dentro la cornice di una foto, ma soprattutto dentro al suo cuore, c’era la moglie, deceduta ormai da tempo.
Chissà per quanti anni quest’uomo e la moglie si sono seduti su quel muretto, ad ammirare l’orizzonte respirando l’odore del mare. Una foto stupenda che racconta, meglio di mille parole, che il vero amore è eterno e che l’amore è l’unica cosa che la morte non può annientare.

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La Luna del Cervo incanta la Sardegna: è adesso che ai cervi maschi iniziano a crescere le nuove corna

Lo scatto è un invito a fermarsi e ad alzare lo sguardo, ricordando la bellezza che ci circonda – e che troppo spesso passa inosservata.
La magia della Luna piena del Cervo si è manifestata anche nei cieli della penisola del Sinis, in Sardegna, regalando uno spettacolo di rara bellezza. A immortalarla, in uno scatto nitido e potente, è stata Antonella Milos, membro della community Passione Astronomia.
La fotografia è stata realizzata con una Canon EOS M50, impostata su 300mm, f/5.6, ISO 100, tempo di esposizione 1/10. Il risultato è un’immagine intensa e vibrante, capace di restituire tutta la solennità e la potenza simbolica della luna piena di luglio.
“La mia Luna piena del Cervo”, scrive Antonella a corredo dello scatto, condividendo non solo un momento astronomico, ma anche un frammento di emozione personale, incorniciato dal paesaggio selvaggio e senza tempo della costa sarda.
Quella di luglio è tradizionalmente chiamata “Luna del Cervo”, perché in questo periodo dell’anno i cervi maschi iniziano a far crescere le nuove corna. Un fenomeno che, nella cultura dei nativi americani, segnava il ciclo della rinascita e del rinnovamento.

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