Cuoca presa in giro avvelena gli ospiti col pesticida: 5 morti e 88 ricoveri

Una 23enne indiana rischia la pena di morte: è accusata di omicidio, tentato omicidio e cospirazione. La donna, derisa per le pietanze cucinate, si è vendicata. Ha poi raccontato di essere vittima di vessazioni psicologiche da almeno due anni, da quando si era sposata
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India: organizza una cena per l’inaugurazione della casa nuova e avvelena gli ospiti che l’avevano presa in giro per le sue doti culinarie. La donna, una 23enne, ha deciso di vendicarsi avvelenando gli invitati. Drammatico il bilancio: cinque morti e almeno 88 persone ricoverate dopo essere state intossicate con un pesticida mescolato alle pietanze. La giovane rischia la pena capitale.
Secondo il Daily Mail, Pradnya Survase del villaggio di Mahad, nello Stato di Maharashtra, avrebbe tentato di uccidere anche il marito, le cognate, la suocera e la sorella di sua suocera perché anche loro non avevano apprezzato il cibo da lei cucinato. Survase è accusata di omicidio, tentato omicidio e cospirazione ai sensi del codice penale indiano. Alla polizia la 23enne ha raccontato di essere vittima di vessazioni psicologiche da almeno due anni, da quando si era sposata.

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Droga, sequestri e rapine: ai domiciliari due pregiudicati a Cagliari

L’indagine, partita nell’aprile 2024, ha documentato lo spaccio di droga all’interno di un circolo abusivo, divenuto punto di riferimento per numerosi acquirenti.
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La Polizia di Stato ha arrestato due pregiudicati a Cagliari, accusati di guidare un presunto sodalizio criminale a Mulinu Becciu. L’ordinanza, emessa dal Gip su richiesta della DDA, è stata eseguita mercoledì sera dalla Squadra Mobile.
L’indagine, partita nell’aprile 2024, ha documentato lo spaccio di droga all’interno di un circolo abusivo, divenuto punto di riferimento per numerosi acquirenti. Ma gli investigatori hanno accertato anche reati più gravi: il sequestro e il pestaggio di un uomo il 13 settembre scorso, costretto a spacciare per conto della banda, oltre a un furto con scasso di 1.500 euro da una cambiamonete e a una rapina da 2.389 euro in una sala scommesse.
Il quadro raccolto è stato ritenuto solido dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha portato all’emissione delle misure cautelari.

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