Piazza Giovanni XXIII: rivoluzione viabilità. Ecco tutte le novità
Piazza Giovanni: ecco come, da oggi, cambia la viabilità. L'idea è quella di alleggerire i flussi di traffico in via dei Giudicati, via Bacaredda e rendere più agevole l'ingresso al parcheggio del Parco della Musica
Nella giornata di oggi, martedì 26 giugno gli operai di Cagliari Gestione Strade effettueranno le modifiche alla segnaletica orizzontale e verticale della zona, mentre la Centrale della Mobilità procederà alla sincronizzazione degli impianti semaforici: al termine dell’intervento, agli automobilisti che costeggiano piazza Giovanni XXIII in direzione via Castiglione sarà consentito anche svoltare a destra in via Don Macchioni. Allo stesso modo, chi percorre via XXVIII Febbraio in direzione piazza Giovanni potrà andare dritto verso via Don Macchioni e costeggiare tutta la piazza sino a via Sant’Alenixedda.
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In Sardegna esiste un paesino fondato nel Settecento da coloni greci
Questo comune, oggi abitato da poco meno di 500 abitanti e purtroppo interessato da un forte fenomeno di spopolamento, fu fondato nel 1751 da coloni greci provenienti dalla regione della Maina.
Tra i tanti paesi della Sardegna alcuni hanno origini molto particolari. Tutti o quasi conoscono la storia della “catalana” Alghero e della “ligure” Carloforte. In pochi conoscono invece la storia di un altro comune sardo la cui fondazione è dovuta sempre a popolazioni venute dall’estero.
Stiamo parlando di Montresta, piccolo borgo della Planargia al confine con il Logudoro turritano. Questo paese si trova a pochi km da Bosa, immerso in un territorio selvaggio, suggestivo e incontaminato.
Questo comune, oggi abitato da poco meno di 500 abitanti e purtroppo interessato da un forte fenomeno di spopolamento, fu fondato nel 1751 da coloni greci provenienti dalla regione della Maina, la penisola meridionale al centro del Peloponneso. Le popolazioni arrivarono in Sardegna non direttamente dalla Grecia ma dalla Corsica, isola in cui si rifugiarono nel secolo precedente dopo una cocente sconfitta militare contro i Turchi ottomani.
Furono i genovesi ad ospitarli a partire dagli anni ’70 del ‘700 nell’isola oggi facente parte della Repubblica francese. Tutto cambiò a partire dal 1731, quando la Corsica si ribellò al dominio ligure. I rapporti con i corsi non furono idilliaci e così, intorno al 1746 alcune decine di greci manioti cercarono rifugio in Sardegna, accolti benevolmente da Carlo Emanuele III re di Sardegna, lo stesso regnante che concesse l’Isola di San Pietro ai tabarchini in fuga dal Nord Africa.
Nasce così il Villaggio di San Cristoforo di Montresta, detta “Montresta la greca”. I rapporti con i vicini bosani non furono idilliaci ma l’insediamento dei popoli ellenici guidati dalla famiglia dei Passerò (cognome italianizzato da “Psaròs”, ancora oggi vi abitano dei discendenti) è durato fino ai tempi nostri.
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