Parma: ritrovato un Ciao rubato nel 1987. Scoperto dai carabinieri durante una perquisizione

Il proprietario aveva 17 anni quando ha parcheggiato il suo Ciao, celebre modello della Piaggio, a Pavia. Era il 25 settembre 1987. Trentuno anni dopo arriva la chiamata dei carabinieri: "Abbiamo ritrovato il suo motorino"
canale WhatsApp
Probabilmente non ci sperava più, il proprietario del Ciao azzurro che era stato rubato il 25 settembre 1987 a Pavia. Invece, 31 anni dopo, è arrivata la telefonata dei carabinieri: “Abbiamo ritrovato il motorino“. Era ancora in buone condizioni, parcheggiato nella proprietà di un pregiudicato di 37 anni, che abita a Tizzano Val Parma. E parmense è anche il proprietario, un uomo di 48 anni, che è stato ricongiunto soprattutto con un pezzo della sua adolescenza.
Il proprietario aveva 17 anni quando ha parcheggiato il suo Ciao, celebre modello della Piaggio, a Pavia. Era il 25 settembre 1987. Quando è tornato a riprenderlo, non l’ha più ritrovato. E probabilmente pensava che le speranze di rivedere il motorino azzurro fossero ormai finite. Fino a quando i carabinieri, durante una perquisizione a Tizzano Val Parma, nella casa di un pregiudicato, non hanno visto il mezzo.
Come riporta il Tgcom, senza targa e senza documenti di accompagnamento, è stato possibile risalire al proprietario solo grazie al numero di telaio. Il 48enne ha detto alla Gazzetta di Parma di essere molto felice e voler andare a ritirarlo al più presto. Il pregiudicato, invece, è stato denunciato per ricettazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
21 Ironman in 21 giorni: la sfida estrema di Gabriele Catta, 23 anni, per la ricerca contro il cancro

Un Ironman al giorno per 21 giorni: la sfida impossibile di Gabriele, 23 anni di Monserrato, per la ricerca contro il cancro e i bambini in difficoltà.
canale WhatsApp
3,8 km a nuoto, 180 km in bici e una maratona ogni giorno, «senza un giorno di pausa. Senza fermarmi». A 23 anni corre contro i propri limiti per raccogliere fondi e ridare vita al sogno del nonno, perso a causa della leucemia. Gabriele Catta, 23 anni, di Monserrato, ha deciso di misurarsi con l’impossibile. Dopo imprese che hanno lasciato il segno – come i 102 km a nuoto nell’estate 2024 o le 21 maratone in 21 giorni in tutte le regioni italiane – il giovane atleta sardo rilancia la sua sfida più grande: 21 Ironman consecutivi in 21 giorni, dal 1° al 22 settembre, attraversando l’Europa dal Portogallo all’Italia.
Ogni giorno sarà una prova di resistenza fuori dall’umano: 3,8 km di nuoto, 180 km in bicicletta e 42,2 km di corsa, senza mai concedersi un giorno di riposo. Una battaglia contro il corpo e la mente, ma soprattutto una battaglia per una causa che gli brucia dentro: raccogliere oltre 50 mila euro per sostenere la ricerca contro il cancro e progetti di aiuto per i bambini più fragili (qui il LINK).
Il suo impegno nasce da una ferita personale: la perdita del nonno a causa della leucemia. «Ogni metro percorso è una dedica a lui», racconta Gabriele. Negli anni, grazie alle sue imprese, è già riuscito a raccogliere migliaia di euro destinati all’AIC, all’AISM e alla Fondazione AIRC. Ma questa volta vuole andare oltre. Molto oltre.
Il progetto punta infatti anche a sostenere ADMISS – Amici della Missione, una realtà sarda che porta cure, istruzione e sostegno ai bambini in difficoltà nei luoghi più dimenticati del mondo. «La mia sfida non è nulla in confronto a quella che quei bambini affrontano ogni giorno. Io corro per loro».
Il messaggio è chiaro: da solo Gabriele non può farcela. «Ho bisogno del supporto di tutti. Ogni euro donato, ogni condivisione, può fare la differenza». Con la sua determinazione, questo ragazzo di 23 anni sta dimostrando che lo sport non è solo fatica e sacrificio, ma può diventare un grido di speranza capace di trasformare il dolore personale in energia e supporto per tutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA