Avete mai assaggiato la birra alla pompìa o quella alla liquirizia, al caffè e al cioccolato? Se la risposta è no, avrete modo di farlo fino a domani sera in piazza Garibaldi, in occasione della prima edizione di Casteddu Beer 2018, la festa della birra, rigorosamente artigianale e made in Sardinia. Sono nove i birrifici sardi presenti all’evento: Anglona, Le Springo, Mediterraneo, Mine of Beer, Nanumoru, Sambrinus, Scialandrone, Amore di Birra, Harvest.

Birricio Le Springo

Birrificio Mediterraneo

Ieri, prima delle tre giornate, la piazza si è riempita sin dal primo pomeriggio. Oltre alla birra, però, ci sono anche i gazebo di artigianato artistico e hobbistica e non può mancare lo street food: coni di frittura di pesce, patatine, panino di carne picanha, hamburger di pecora  e quant’altro, da abbinare a un buon bicchiere di birra. Il tutto con in sottofondo il dj set di Barbara Turata, Matteo Girometti e Stefano Picciau.

Si replica, dunque, oggi e domani. L’apertura degli stand dell’artigianato artistico è prevista alle 10, mentre le degustazioni delle birre saranno possibili a partire dalle 18 fino a tarda notte. La manifestazione, come quella del vino di qualche settimana fa, è stata organizzata dalla neonata associazione “Piazza Garibaldi e Dintorni”.  

Nella video intervista, Davide Piga del birrificio Harvest di Settimo San Pietro e Fabrizio Cadoni del birrificio Mediterraneo di Carbonia presentano le birre che proporranno ai visitatori.

Un tuffo che non è passato inosservato. Ieri  alcune turiste hanno deciso di ignorare le regole e le recinzioni del Ponte della Pace, lanciandosi nel fiume Temo… in topless.

Il video dell’impresa, subito diventato virale sui social, ha provocato reazioni contrastanti: da un lato stupore e curiosità, dall’altro polemiche e critiche da parte dei bosani, che hanno definito il gesto irrispettoso nei confronti della città e dei suoi spazi pubblici.

L’episodio riporta al centro la questione del comportamento dei turisti e del rispetto dei luoghi simbolo durante l’alta stagione, suscitando dibattiti tra chi condanna l’esibizione e chi la vede come un semplice atto goliardico.