AAA Cercasi esorcisti: sempre meno i giovani preti disposti a farlo

A Palermo si è aperto un corso di aggiornamento per esorcisti, riconosciuto dalla conferenza episcopale, con testimonianze di esperti su sette e satanismo. “Un esorcista autodidatta va incontro sicuramente a degli errori. Occorrerebbe anche un periodo di praticantato, come accade per molti professionisti”,
A Palermo si è aperto un corso di aggiornamento per esorcisti, riconosciuto dalla conferenza episcopale, con testimonianze di esperti su sette e satanismo. “Un esorcista autodidatta va incontro sicuramente a degli errori. Occorrerebbe anche un periodo di praticantato, come accade per molti professionisti”, afferma padre Cesare Truqui, allievo di padre Gabriele Amorth, lamentando la scarsità di vocazioni specifiche tra i sacerdoti. “Sono sempre meno i giovani preti disposti a farlo”, dice.
Il numero di chi ricorre all’opera dell’esorcista è in aumento, alcuni azzardano una stima di mezzo milione di persone che ogni anno chiede aiuto. La stragrande maggioranza, però, soffre in realtà di problemi spirituali o psichiatrici. Le “possessioni” sono rarissime anche per chi ci crede. “Anche se non esistono dati attendibili, una cosa è certa: tutte le persone che arrivano da noi soffrono, sono tante e noi siamo pochi, mai in numero adeguato. I tempi di accompagnamento si allungano”, spiega a Il Corriere della Sera padre Paolo Carlin, frate cappuccino e portavoce dell’Associazione internazionale degli esorcisti.
L’Associazione degli esorcisti, riconosciuta dal Vaticano nel 2014, conta circa 400 sacerdoti, 240 dei quali in Italia. Come ricorda padre Carlin, “un esorcista può essere solo un sacerdote. Deve avere una espressa licenza scritta del proprio vescovo, come prevede il canone 1172 del diritto canonico. Ed è il vescovo a scegliere chi ritiene adeguato, non si diventa esorcisti per desiderio personale”.

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Sardegna in fiamme: 30 incendi in un solo giorno. Azienda agricola distrutta, infrastrutture minacciate

La Regione Sardegna rinnova l’invito alla cittadinanza alla massima attenzione e al rispetto delle norme di prevenzione incendi. Le alte temperature, il vento e la vegetazione secca rendono altissimo il rischio di propagazione dei roghi.
Giornata drammatica sul fronte incendi in Sardegna: 30 roghi sono stati segnalati oggi in diverse aree dell’isola. Ben 13 focolai hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei della flotta regionale, con il supporto di due Canadair nazionali decollati da Olbia.
Tra gli episodi più critici: Ales (OR), Perda Casteddu: vasto incendio in corso su macchia mediterranea, con 2 Canadair e 4 elicotteri regionali. Coordinamento affidato al CFVA, con Forestas, GAUF Oristano, volontari e VVF impegnati sul fronte.
Nuraminis (CA), Monte Matta Murroni: circa 100 ettari bruciati tra seminativi, oliveti e macchia. Le fiamme hanno minacciato un cementificio, un’area di servizio e una linea elettrica Terna ad alta tensione. In campo elicotteri da Villasalto, Pula, Fenosu (SuperPuma), VVF di Cagliari e Sanluri, volontari di Serramanna e San Sperate. Serramanna (SU), Casello 33: incendio in corso nei pressi della ferrovia e dell’area industriale P.I.P., con danni a un’azienda agricola e animali morti (maiali). In azione Forestas, VVF, barracelli e l’elicottero CFVA da Pula.
Sestu (CA), Is Cannisonis: rogo in corso su seminativi e vegetazione riparia, in zona sensibile. Operano volontari, VVF e elicottero da San Cosimo. Carloforte (SU), Monte Giannurango: fiamme su macchia mediterranea, con mezzi aerei e VVF mobilitati. Incendio ancora attivo. San Giovanni Suergiu (SU), Is Cordeddas: anche qui rogo in evoluzione, minaccia aree agricole. Intervengono numerose squadre di volontari, Forestas e VVF. Assemini (CA), Flumini Mannu: incendio agricolo ancora attivo, con mezzi aerei militari e squadre di terra in azione.
Jerzu (NU), N. Ghe Ulei: intervento aereo e Canadair in corso. Area boscata colpita. Maracalagonis (CA), Riu de Staini: bruciati circa 6 ettari di pascolo alberato. Squadre a terra, barracelli e volontari impegnati sul posto. Bortigiadas (SS), Scupaggiu: incendio in corso nei pressi del Lago di Castel Doria, con fiamme su superficie boscata sopra la borgata Lu Scupaggiu. Codrongianos, Ales (secondo fronte), Senorbì: altri incendi spenti grazie all’intervento combinato di elicotteri, Forestas, barracelli, volontari e Vigili del Fuoco.
L’intervento tempestivo delle forze in campo – CFVA, Forestas, Vigili del Fuoco, barracelli, volontari e supporto aereo – ha evitato conseguenze ancora più gravi, ma la situazione resta estrema e in evoluzione. Le autorità invitano la popolazione alla massima prudenza: le condizioni meteo, con caldo torrido, vento e vegetazione secca, favoriscono l’innesco e la propagazione degli incendi.

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