(VIDEO) Pula, bovini allo stato brado: catturato “Maciste”, uno dei tori più grossi dalla mandria
Maciste, il toro più grosso della mandria di bovini inselvatichiti che da settimane sta terrorizzando gli abitanti di Pula e Villa San Pietro, è stato catturato nella notte. A dare la notizia è la sindaca di Pula Carla Medau. L’operazione
Maciste, il toro più grosso della mandria di bovini inselvatichiti che da settimane sta terrorizzando gli abitanti di Pula e Villa San Pietro, è stato catturato nella notte. A dare la notizia è la sindaca di Pula Carla Medau. L’operazione di cattura dei bovini inselvatichiti della task force nata per arginare l’emergenza sta dando quindi i suoi primi frutti.
«Nella tarda serata di ieri è stato catturato il primo toro – racconta la sindaca – un bellissimo esemplare di circa 6 anni, uno tra i più grandi e irruenti che si aggirava nell’areale di Is Molas. Nonostante sia stato necessario somministrargli due iniezioni di narcotico, l’animale è stato trasportato nel recinto di stazionamento senza che subisse alcun danno fisico e in tarda mattina è stato trasferito in un allevamento della zona».
Buongiorno cari concittadini, L’operazione di cattura dei bovini inselvatichiti sta dando, finalmente, i suoi primi frutti.Nella tarda serata di ieri è stato catturato il primo toro: un bellissimo esemplare di circa 6 anni, uno tra i più grandi e irruenti che si aggirava nell’areale di Is Molas. Nonostante sia stato necessario somministrargli due iniezioni di narcotico, l’animale è stato trasportato nel recinto di stazionamento senza che subisse alcun danno fisico e in tarda mattina è stato trasferito in un allevamento della zona.Ringrazio il Dottor Mandas di Forestas, i barracelli di Pula, il corpo CFVA e le maestranze di Is Molas che hanno lavorato incessantemente per la buona riuscita dell’operazione.Conosci dal fatto che ci sia ancora molto lavoro da svolgere, cominciamo a tirare un primo sospiro di sollievo.Andiamo avanti, continuando a dare massima priorità e rispetto alla salute dei cittadini ma anche al benessere degli animali.Vi auguro buona serata!
Posted by Carla Medau on Monday, 12 February 2018
«Ringrazio il Dottor Mandas di Forestas, i barracelli di Pula, il corpo CFVA e le maestranze di Is Molas – precisa Carla Medau – perché hanno lavorato incessantemente per la buona riuscita dell’operazione. Conosci dal fatto che ci sia ancora molto lavoro da svolgere, cominciamo a tirare un primo sospiro di sollievo. Andiamo avanti, continuando a dare massima priorità e rispetto alla salute dei cittadini ma anche al benessere degli animali».
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Distrutta da un incendio doloso l’auto dell’avvocata che difende Luigi Pinna, supertestimone nel caso Zuncheddu
Il contesto di questo attacco è stato enfatizzato dalla recente notizia, resa pubblica dalla stessa avvocata, riguardante l'esclusione di Luigi Pinna dall'avviso di garanzia per calunnia.
L’incendio doloso dell’auto dell’avvocata Alessandra Delrio a Sassari, che assiste Luigi Pinna nelle vicende legate al caso Beniamino Zuncheddu, ha suscitato grande preoccupazione. La Mini della professionista è stata data alle fiamme in via IV Novembre, una via centrale e residenziale del quartiere San Giuseppe, nelle prime ore del mattino. Gli investigatori e i vigili del fuoco hanno confermato che l’incendio è stato causato dall’uso di liquido infiammabile da parte di ignoti.
Il contesto di questo attacco è stato enfatizzato dalla recente notizia, resa pubblica dalla stessa avvocata, riguardante l’esclusione di Luigi Pinna dall’avviso di garanzia per calunnia. Pinna è l’unico sopravvissuto alla strage di Sinnai del 1991 e si era costituito parte civile nel processo, assistito proprio dall’avvocata Delrio. La strage aveva causato la morte di Gesuino Fadda, del figlio Giuseppe e di Ignazio Pusceddu, e Beniamino Zuncheddu era stato inizialmente ritenuto responsabile.
Tuttavia, come è noto, la Corte d’appello di Roma ha emesso un verdetto di piena assoluzione per Zuncheddu. Il clamoroso quanto sacrosanto ravvedimento giudiziario, ha sollevato dubbi sulla testimonianza di Pinna, che in passato aveva riconosciuto Zuncheddu come l’assassino, ma che successivamente aveva ritrattato questa identificazione, sostenendo di essere stato influenzato da un poliziotto che gli aveva mostrato la foto di Zuncheddu.
Gli inquirenti ora indagano per trovare i colpevoli dell’attentato incendiario contro l’avvocata Delrio che ha pubblicato su Facebook la foto del veicolo distrutto dalle fiamme, raccogliendo la solidarietà di molti amici e conoscenti.
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