Il Cagliari riesce a strappare con le unghie e i denti un pareggio in casa del Sassuolo: 0-0 il risultato finale. Una gara decisamente brutta che i ragazzi di Diego Lopez hanno giocato apposta per strappare un punto che si rivela a questo punto fondamentale perché permette di fare un passetto in avanti in più rispetto alla Spal terz’ultima e scrivere un prezioso + 8 in classifica. Si è visto davvero poco in campo, i rossoblù hanno giocato al controllo con i padroni di casa che hanno spinto quanto possibile ma senza la forza necessaria a sbriciolare il muro composto da Andreolli, Castan e Ceppitelli.

CRONACA.
Diego Lopez sorprende tutti escludendo Pavoletti per un problema intestinale e punta tutto su Joao Pedro e Farìas in fase avanzata mentre Castan viene confermato in difesa. Palla d’avvio per il Sassuolo che perde presto la bussola, e allora la gara si sviluppa a centrocampo con alcuni errori da ambo i lati del campo. I padroni di casa tentano di pungere sui lati quanto il Cagliari centralmente e allora è di Farìas al 6′ il primo tiro della gara ma Consigli controlla. I rossoblù prendono fiducia e campo, Farìas e Pedro dialogano in maniera spettacolare ma senza trovare la soluzione vincente. Colpo di testa di Duncan alto sopra la traversa, poi rovesciata di Politano sul fondo su sponda di Babacar: il Sassuolo si fa notare in attacco. Al 24′ Cigarini prende una brutta botta dopo un fallo su Magnanelli ed è costretto a dare forfait, entra Sau al suo posto. Pattolino si fa notare con un tiro al volo che non trova la porta, colpo di testa alto di Babacar ma manca ad entrambe le squadre il guizzo che possa far svoltare la contesa. Colpo di testa alto di Ceppitelli al 40′, fuori anche il colpo di Missiroli pochi minuti dopo. Si chiude il primo tempo sullo 0-0 dopo due minuti di recupero.

L’avvio è decisamente favorevole ai padroni di casa che riescono a costruirsi una occasione pazzesca con Berardi, Cragno gli chiude la porta e lo induce all’errore. Poche idee per i ragazzi di Lopez che anzi si fanno spesso infilare a centrocampo e Andreolli deve fare gli straordinari per sbrogliare i pericoli. Gli errori dei centrocampisti sono tanti e Lopez deve sgolarsi per cercare la concentrazione di Barella e Ionita, l’assalto dei neroverdi è totale ai lati ma per fortuna manca la mira giusta. Alta la giocata di Berardi da posizione defilata, Dessena rileva uno stanco Lykogiannis ma non cambia il copione coi padroni di casa sempre in controllo. Alte e fiacche le conclusioni di Babacar e Politano, il neo entrato Matri battaglia con Ceppitelli, Ionita al 72′ prova una staffilata che va alle stelle. Ultimo cambio per Lopez: entra Pavoletti per Farìas. Si gioca ad una porta sola e i rossoblù non paiono in grado di uscire dalla propria metà campo, la girata di testa di Matri non impensierisce Cragno. Al 90′ il Cagliari rischia di andare in vantaggio con un gran tiro di Barella da centrocampo che Consigli deve deviare in angolo per evitare la segnatura.

TABELLINO.

Cagliari: Cragno (6); Andreolli (7), Ceppitelli (7), Castán (7); Padoin (6), Ioniță (6), Cigarini (sv) (al 26′ Sau 5.5), Barella (6), Lykogiannis (5.5) (al 61′ Dessena 6); João Pedro (6), Farias (5.5) (al 75′ Pavoletti sv).

Sassuolo: Consigli; Lirola, Goldaniga, Acerbi, Peluso (al 71′ Rogerio); Missiroli, Magnanelli, Duncan (al 88′ Ragusa); Berardi, Babacar (al 66′ Matri), Politano.

Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo. Assistenti: Stefano Liberti di Pisa e Giorgio Schenone di Genova

Ammoniti: Andreolli (56′)

Note: recupero 2′ e 3′

Lo sapevate? A Cagliari, sotto Piazza D’Armi, in una grotta, si nasconde il lago di “Su Stiddiu”.

Su Stiddiu (Foto di Angelo Pili del gruppo speleologico ALOE FELICE)

È capitato tante volte di sentir parlare di reperti archeologici, risalenti all’epoca romana o addirittura più antichi, ma pochi sanno che sotto piazza D’Armi a Cagliari si trova un lago sotterraneo, giusto qualche metro sotto i nostri piedi.

Ebbene sì, probabilmente conosciuto da tanti ma non visitato da tutti, il bacino d’acqua si trova esattamente sotto la piazza, nella Grotta de Su Stiddiu, “della goccia”, chiamata così per via del fenomeno di stillicidio ancora in corso.

Situata a meno dieci metri di profondità ed estesa fin sotto il carcere di Buoncammino è una grotta artificiale appartenente anch’essa alle segrete di Cagliari, fra camere e cunicoli scavati sotto il lastricato della città. Le grotte, risalenti al periodo fenicio-punico e riutilizzate in seguito anche durante il Medioevo, venivano utilizzate per estrarre minerali e pietre calcaree, necessari per la costruzione di case, edifici e mura difensive.

Successivamente i cunicoli sono serviti a convogliare le acque della rete idrica cittadina in una grande vasca di contenimento creando così il lago sotterraneo, che con la sua limpidezza, sembra quasi finto. Uno specchio d’acqua cristallina nel quale si riflettono le bianche pareti rocciose della grotta, che ha reso speleologi e visitatori spettatori di uno scenario incredibile, lontano dalla frenesia della città.

Oggi il livello dell’acqua è diminuito notevolmente, da quasi quattro metri di profondità a un metro e mezzo nel presente, portando alla luce nuovi ambienti utilizzati nei modi più svariati, prima come cava di estrazione mineraria, poi come deposito della fabbrica di birra “Ferrero-Barisonzo”, proprio come una sorta di frigorifero industriale. Poi, circa ottant’anni dopo, cambiando ancora destinazione, diventò un rifugio antiaereo durante i bombardamenti del 1943, quando il Genio Civile incluse la grotta di “Su Stiddiu”, nella lunga lista di tunnel e cunicoli adibiti a riparo.

L’unica entrata attualmente accessibile è quella di viale San Vincenzo, tramite una piccola porta di ferro comunicante con quello che è un paesaggio insolito, basti pensare che, camminando all’interno della grotta, a pochi metri dalla propria testa, è posto uno dei punti nevralgici più importanti del traffico automobilistico cittadino.

L’interno, visitabile solo con la presenza di speleologi e esperti durante visite organizzate, presenta non solo il lago, ma ambienti enormi con un età storica risalente addirittura a 2500 anni fa, che col tempo sono stati in parte modificati artificialmente, come quando insieme alle altre grotte sotto Piazza D’armi, quella de Su Stiddiu venne tenuta sotto osservazione per il timore che i detenuti di Buoncammino, potessero evadere dal carcere, posto esattamente a pochi passi dalla grotta. Per questo alcuni accessi ai cunicoli vennero in parte chiusi con grate di ferro o murati.