Mutatis mutandis un altro leader politico sbarca nell’isola per una tappa della campagna elettorale e approda in  un mercato.Questa volta è toccato a Luigi Di Maio e questa volta il mercato è quello di Sant’Elia. Appena sceso dal traghetto Tirrenia che da Palermo l’ha portato a Cagliari, Di Maio ha fatto un giro al mercato civico del quartiere cagliaritano per conoscere e scambiare due battute con gli abitanti e con i tanti curiosi arrivati qui per l’occasione.

Un giro fra le bancarelle che vendono soprattutto prodotti tipici sardi ed è scattato anche per lui l’assaggio. Neanche una ventina di giorni fa, durante la sua visita a Cagliari,  Matteo Salvini fece un giro al mercato di San Benedetto dove alcuni operatori del reparto ittico gli offrirono cozze, gamberi e bottarga che il leader della Lega accettò e gustò con piacere. Questa volta per Di Maio galeotta è stata la salsiccia secca e il pecorino al quale il leader grillino non ha potuto dire di no, pena il disappunto delle decine di persone che lo osservavano in trepidante attesa della sua approvazione.

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«Scusi, chi comanda in casa?»: questa la domanda che il documentarista Rai Luca Pinna rivolse alle donne sarde nel 1965.

«Io e mio marito» risponde la prima intervistata che poi racconta la gestione delle finanze della famiglia, compresa quella dello stipendio del figlio maggiorenne ancora in casa.

Più netta la risposta della seconda intervistata che davanti al focolare domestico acceso replica seccamente: «La moglie comanda, il marito va a lavorare. Porta i soldi a casa e li consegna alla moglie. L’educazione spetta alla mamma. La padrona sono io».