La Squadra Mobile – con l’Unità speciale della Squadra Mobile – Falchi – ha dato concentrato l’attenzione operativa nell’area della Marina- tra piazza Yenne e via Roma- a seguito dell’intensificarsi del fenomeno dello spaccio su strada.  Nel corso dell’operazione sono stati arrestati in quanto colti in flagranza di spaccio di sostanza stupefacente:

• DARBOE ABDOU, nato in Guinea Bissau in data 01.01.1994, di fatto senza fissa dimora; 

• BAH MOMODOU, nato in Gambia in data 15.02.1999, di fatto senza fissa dimora; 

• TAMBA BAWARY, nato in Gambia in data 11.02.1998, di fatto senza fissa dimora.

In particolare a seguito di numerose segnalazioni ed acquisizioni investigative inerenti un’intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti nell’area centrale le pattuglie dei Falchi si disponevano in modo da coprire l’area cittadina che va da piazza Yenne fino a via Roma, anche attraverso servizi appiedati.

Nel corso delle attività di osservazione si notavano in particolar modo i movimenti sospetti dei tre arrestati che percorrevano le strade interne alla Marina, tra cui piazza Savoia, via Napoli e via Barcellona, seguiti in modo sospetto da giovani italiani, probabili clienti di una cessione di stupefacente. Infatti dopo una breve fase di monitoraggio e pedinamento, dopo un passaggio di mani tra gli arrestati ed alcuni giovani avventori, le pattuglie dei falchi, distribuite in personale appiedato e motomontato, decidevano di agire e bloccare i tre spacciatori.

Nel corso delle medesime iniziative e per dare seguito alle numerose segnalazioni nella tarda serata di ieri le pattuglie dei Falchi predisponevano dei servizi di osservazione su alcuni circoli cittadini, i sospetti si concentravano in particolare sul circolo privato Hollywood, ubicato in questa Via Santa Maria Chiara 116/B, già noto agli operatori per precedenti interventi per alcune cessioni di sostanze stupefacenti. Anche in tale occasione mentre una squadra fingeva di essere degli avventori del locale e riusciva ad accedere al circolo per monitorare la situazione, un altro gruppo restava fuori per impedire eventuali vie di fuga.

Nel corso delle attività gli operatori all’interno notavano l’arrivo di Carlo Porceddu, nato a Cagliari il 30 giugno 1990, residente nel centro di Cagliari pregiudicato per spaccio di sostanze stupefacenti, il quale si muoveva con fare sospetto all’interno del circolo e cercava di intuire se ci fossero pericoli.

Dopo alcune fasi in base a tale comportamento, si riteneva che Porceddu stesse verificando la possibilità di compiere qualcosa di illecito. Infatti lo stesso si muoveva tra i vari angoli del circolo alla ricerca di un contatto e dopo poco la squadra operativa notava un passaggio sospetto tra lui ed un altro cliente del circolo. Pertanto si decideva di intervenire, in questo frangente Porceddu, sorpreso dalla presenza della Polizia cercava di scappare e fuggiva velocemente dal circolo, ma la pattuglia all’esterno sulla base della segnalazione della squadra operativa si è messa a inseguirlo  , raggiungendolo e quindi arrestandolo dopo qualche centinaia di metri.

All’interno del circolo i Falchi procedevano al sequestro della sostanza stupefacente che Porceddu aveva venduto ad un cliente consistente in circa 6gr di cocaina suddivisa in 23 dosi.Nel corso della perquisizione a carico del PORCEDDU venivano rinvenuti più di 400 Euro suddivisi in piccoli tagli provento dell’attività di spaccio

Lo sapevate? Sino agli anni ’60 a Cagliari esisteva il quartiere Ausonia, una piccola favela nata al Poetto nel dopoguerra.

Difficile immaginarlo oggi, ma c’è stato un tempo in cui al Poetto non c’erano le abitazioni di lusso che sorgono oggi. Una parentesi, circa una quindicina d’anni a partire dall’immediato dopoguerra, in cui fra la seconda fermata della spiaggia cagliaritana e l’ippodromo, sorse una sorta di baraccopoli, una piccola favela in salsa cagliaritana, il quartiere Ausonia.

Dopo la distruzione di gran parte della città a causa dei bombardamenti del 1943 e la fine della seconda guerra mondiale, migliaia di sfollati rientrarono a Cagliari, trovando però gran parte delle loro case inagibili se non completamente distrutte. Alcuni di loro cercarono perciò riparo nella passeggiata coperta del Bastione di San Remy, altri occuparono le grotte di via Vittorio Veneto, altri ancora preferirono invece prendere possesso delle stalle abbandonate dell’ippodromo del Poetto, fino a poco tempo prima rifugio per i cavalli dell’esercito italo-tedesco e abbandonate dopo la ritirata nazi-fascista, dando così vita al quartiere chiamato Ausonia. Alle costruzioni in muratura si aggiunsero poi negli anni vere e proprie baracche di lamiera e cartone. I bagni erano per lo più in comune, fuori dalle abitazioni, e il terreno e le strade, vista la vicinanza con il mare e la facile esposizione alle mareggiate, si allagavano spesso, per la gioia dei bambini e un po’ meno per quella delle mamme che dovevano fare i conti con il disagio. Furono occupati anche i box dell’ex stabilimento balneare Ausonia (da lì il nome della favela); Ausonia raggiunse circa i 2000 abitanti e si racconta che fosse una comunità molto unita e vivace: nonostante le condizioni di vita precarie si organizzavano grandi cene, cinema all’aperto, concerti e balli.

Il bagno era in comune, nel dopoguerra difficilmente le singole abitazioni erano dotate di servizi privati.

Una zona alla quale in quegli anni fu appiccicata l’etichetta di quartiere malfamato, ma abitato da tanta gente onesta, povera ma semplice. Il quartiere Ausonia pian piano si spopolò, i suoi abitanti trovarono finalmente altri alloggi in città. Fra le fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta il quartiere Ausonia fu abbattuto, mentre l’Ippodromo riprese vita intorno agli anni cinquanta e nel 1959 ci fu il rilancio dell’impianto, rimesso a nuovo, grazie alle Olimpiadi di Roma.

Nel 1961 fu deciso lo sfratto e il trasferimento degli abitanti nelle nuove case popolari di San Michele, anche se gli abitanti non volevano lasciare Ausonia, non volevano abbandonarla.

Il resto è presente, il Poetto ha cambiato veste e le villette fronte mare hanno sostituito le abitazioni fatiscenti della vecchia Ausonia.