A piedi lungo il perimetro della Sardegna, alla scoperta delle torri costiere che caratterizzano il paesaggio dell’Isola. È l’dea di un’associazione di ragazzi (Nicola Melis, Stefano Paderi, Roberto Contu e Matteo Tamborino) che alla maniera dei più noti pellegrinaggi a piedi, propongono questa avventura. Sentieri o mulattiere per lo più vicine alla costa, in modo da permettere di innamorarsi ancor di più della Sardegna.

«Le torri costiere della Sardegna – si legge nel sito ufficiale dell’iniziativa – fin dal medioevo hanno costituito il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione della fascia costiera dell’Isola…. dominano i paesaggi più belli della costa della Sardegna rendendolo caratteristico ed unico. Fari pedestri per pellegrini e viaggiatori». Dalla Torre di Mezza Spiaggia a quella del Prezzemolo, dalla Torre di Capo Boi fino a quella del Giunco, ma anche le Torri del Nord dell’Isola, come la famosa Torre Sulis di Alghero.

Si parte da Cagliari il 24 febbraio, ma chi vuole può iniziare il suo cammino anche dalle altre tappe. «Per gli alloggi – si legge nel sito – si è pensato di usare come “campi base”, i vari campeggi della Sardegna o dove la presenza dei campeggi è minima od inesistente: case di amici e in rarissimi casi dei b&b».

Tutte le informazioni per partecipare sono disponibili nel sito www.cammino100torri.com.

Lo sapevate? “Nara cixiri”, pronuncia ceci: perché queste parole divennero così importanti il 28 aprile del 1794?

“Nara Cixiri”, pronuncia ceci: con questo grido il 28 aprile del 1794, i Cagliaritani, stanchi delle ingiustizie e dei soprusi subiti da parte della corte dei Savoia e dei Piemontesi, si ribellarono e da quell’episodio, il giorno viene ricordato come : “Sa die de sa Sardigna” (il giorno della Sardegna).

Tumulti di piazza, gente che correva fuori da ogni angolo di strada alla ricerca dei Piemontesi, che, una volta catturati, venivano caricati su imbarcazioni e allontanati dal suolo sardo. “Nara Cixiri” divenne una formula fonetica attraverso la quale era facile individuare “lo straniero”. I Piemontesi venivano bloccati, veniva loro formulata la richiesta: “Nara cixiri”. Chi non riusciva a pronunciare bene queste due parole non era casteddaio e quindi veniva imbarcato e allontanato.