Era stata ricoverata al Santissima Trinità il 22 dicembre scorso con una diagnosi di sospetta meningite. Una studentessa di 22 anni aveva presentato tutti i sintomi della malattia, per fortuna, senza mai essere in pericolo di vita. Al momento si trova ancora nel reparto malattie infettive di via Is Mirrionis.

Intanto sta girando in queste ore su Whatsapp un messaggio virale molto allarmistico che chiede a chiunque si trovasse all’Fbi – il locale in cui è stata la ragazza poco prima di sentirsi male la sera del 22 dicembre – di mettersi in contatto con la Assl per la profilassi. La ragazza si trovava all’Fbi – confermano dalla Assl di Cagliari – ma non c’è motivo di allarmarsi perché son già scaduti i termini di sorveglianza sanitaria, e se uno non si è ammalato significa che non c’è più pericolo. 

La Assl aveva infatti già allertato circa 100 persone che erano venute a contatto con la ragazza che aveva trascorso la serataall’Fbi e nessuno di loro è risultato contagiato. Secondo quanto riporta l’Ansa la giovane, oltre a essere in buone condizioni, non avrebbe contagiato nessuno, essendo ormai trascorso il periodo di sorveglianza sanitaria. 

Domani la Assl comunicherà i risultati delle analisi per stabilire se si tratta effettivamente di meningite o di altre patologie.

A Villasalto è ora di merenda! É la prima volta, dal rilascio in natura avvenuto lo scorso 9 aprile, che i grifoni del Gerrei fanno visita al carnaio centralizzato realizzato da FoReSTAS proprio nell’area della voliera dove i grifoni erano stati ospitati al loro arrivo.

Finora gli avvolti avevano preferito nutrirsi più lontano, nei piccoli carnai aziendali sempre frutto del lavoro fatto nell’ambito del LIFE safe for vultures. “Buon segno, come pure lo spiccato erratismo che ne ha portato alcuni in giro di perlustrazione in tutta la Sardegna. Meraviglioso vederli solcare i nostri cieli”, scrivono dall’Agenzia Regionale Forestas, responsabile del progetto.

Il grifone si nutre di carcasse di medie e grandi dimensioni. Il “carnaio” viene costantemente rifornito con grandi mammiferi selvatici investiti o morti per annegamento, suini morti in allevamento e quindi scartati per l’alimentazione umana, carcasse scartate dai macelli.